Si parte con un minuto di raccoglimento per le vittime di Bruxelles. Accade a Montesarchio in consiglio comunale. Già, ma subito dopo è bagarre. Nel parlamentino caudino, da quando si doveva discutere sulla tassazione Tari 2016, si è arrivati ad una polemica su una conferenza dei capigruppo. Dura l’opposizione consiliare ed in particolare Raffaele Nazzaro che con toni aspri accusa il presidente del consiglio, Pina Crisci, «di non aver convocato per tempo le parti politiche avendo minato un principio di democrazia e partecipazione, oltre all’umiliazione dell’intero consiglio comunale». Immediata la replica del presidente che avverte l’assoluta «correttezza nella convocazione a differenza del ritardo delle opposizioni». Stempera i toni il primo cittadino, Franco Damiano, che consiglia una «rimodulazione del regolamento e funzionalità della conferenza dei capigruppo». Sulla stessa linea la consigliera Angelina Papa che propone una «rivisitazione del regolamento».
Ma tornando alla Tari è il delegato al bilancio, Bepy Izzo, che vanta «un minimo aumento rispetto l’anno precedente della tassazione» considerando la situazione attuale «pressoché invariata». Si parla di circa 30mila euro e arrivano anche le date di ripartizione dei pagamenti che corrispondono al 30 aprile, al 30 giugno e al 31 ottobre. Sulla stessa linea il sindaco Damiano che parla di «conti in ordine dell’ente».
Dura, d’altra parte, l’opposizione e a riguardo Nazzaro accusa «trattamenti di preferenza sui cittadini» e annuncia controlli.
Il capogruppo d’opposizione Giuseppe Cecere, invece, fa arrivare due emendamenti: il primo riguarda un’ulteriore ripartizione delle rate che ammonterebbero a 4 mentre il secondo tratterebbe una ridistribuzione degli introiti, derivanti dalla Tari, da ripartire tra i cittadini.
A seguire, come ultimo punto, l’adesione del Comune di Montesarchio all’Ente unico campano per quanto riguarda la gestione delle acque. Un’adesione che dovrà avvenire, per legge, entro giugno.
