A Cervinara domani si terrà il consiglio comunale con un importante punto di discussione. Infatti si parlerà della gestione delle acque ed in particolare dell’affidamento pubblico/privato e dell’adesione al nascente Ente idrico campano (Eic) che riunirà la privincia di Avellino con quella di Benevento. Un punto voluto fortemente dall’opposizione e alquanto delicato visti gli ultimi avvenimenti.
Tutto parte dalle legge 15 approvata a dicembre. Con l’approvazione di tale decreto gli enti che, attualmente, gestiscono le acque della provincia di Avellino e Benevento – rispettivamente l’Alto Calore Servizi e la Gesesa – dovranno consorziarsi in un nuovo ente per mantenere tale gestione. La scadenza è per il 3 giugno data nel quale i Commissari straordinari cesseranno la propria attività e «se i Comuni non hanno provveduto alla costituzione degli organi dell’ Eic i Commissari continuano ad assicurare fino alla costituzione dei suddetti organi, l’adozione degli atti di ordinaria amministrazione», questo è quanto recita il comma 9 dell’articolo 21. Quindi, entro il 3 giugno, l’ Alto Calore e la Gesesa farebbero meglio a consorziarsi per un affidamento diretto della gestione, garantito dallo stesso Giovanni Colucci – presidente dell’Ato – altrimenti sarà indetto il bando di gara e a quel punto la contesa diverrà europea. Sullo scenario del nuovo Eic, però, incombe qualche intoppo: entro giugno, sì, sarà formato il nuovo ente composto da 25 membri – tra cui un coordinatore e due rappresentanti che spetteranno ad Avellino -, ma non è del tutto scontato in quanto per far sì che la legge diventi operativa c’è bisogno dell’approvazione dello Statuto, che, ad oggi, ancora non è avvenuta.
Altro punto importante che emerge dalla nuova legge è l’istituzione del «Fondo unico perequativo». L’articolo 18, nello specifico, parla di «favoreggiamento dell’equilibrio costi/ricavi in ambito distrettuale», di «favorire la sostenibilità sociale degli eventuali incrementi tariffari secondo criteri di progressività su base pluriennale». E proprio in virtù di questo lo Statuto dell’Ente idrico definisce i criteri e le modalità di formazione ed utilizzo del fondo. L’indirizzo è quello di una tariffa unica regionale tenendo contro che tra Avellino e Benevento c’è una grande disparità e il nuovo gestore che verrà dovrà lavorare soprattutto su questo con l’autorità sovraintendente, l’ Aeegsi.
L’ultimo nodo si può definire quello politico riguardanti le nomine. Come già anticipato, i Comuni, entro il 3 giugno prossimo dovranno provvedere all’adesione all’ Eic pena l’intervento dell’autorità regionale con poteri sostitutivi. In quella sede si provvederà a nominare i 25 rappresentanti. Ad oggi, per Statuto, sono previste nomine di soli sindaci. Tangredi all’Eic quindi?
valpi