Man mano che il tempo stringe le diplomazie premono ed intensificano il proprio lavoro. E non è una cosa semplice a S. Martino. Già, perché mai come questa volta lo scenario sembra alquanto complesso. Con la presenza di quattro liste in campo i veti si incrociano sempre di più e, di conseguenza, in un realtà di quasi 5mila abitanti, il clima si inasprisce. Ad ogni modo la campagna elettorale è iniziata già da qualche tempo e le quattro compagini sono a lavoro alle prese con tutto quanto necessario per rendersi all’altezza del governo di un paese – in caso di vittoria – oltre che credibili agli occhi della cittadinanza. Quattro liste già palesate con quattro guide altrettanto palesate. Ed è proprio sulla guida che i quattro competitors restano di tal numero. Tuttavia, la volontà a ridursi c’è e la dimostrazione è nei continui incontri tra le delegazioni trattanti di ogni gruppo. Tirando un po’ le somme c’è l’amministrazione uscente, targata Pd, che ha individuato nell’attuale vicesindaco, Francesco Sorrentino, la propria guida. Lui stesso ha annunciato – tramite le nostre colonne – che l’unico margine di trattativa potrebbe aversi con la dirigente scolastica Claudia La Pietra a capo della sua Rinascita per San Martino. Al contrario «vede margini di alleanze molto lontani» con il Patto civico del consigliere di opposizione Sergio D’Alessio, mentre con Insieme per San Martino ancora non si è convocato nessun incontro. Forse perché non ce ne sarà stata occasione oppure per mancanza di volontà.
Di contro Rinascita per San Martino si considera aperta a tutti, ma parallelamente sta facendo del rinnovamento e dell’azzeramento degli ultimi vent’anni di governo un proprio cavallo di battaglia. Ciò dovrebbe far cadere un’ipotetica alleanza con l’amministrazione uscente come dovrebbe accentuare le caratteristiche simili con Patto civico in quanto un gruppo al di fuori dei partiti e guidato da chi ha sempre fatto opposizione. Tuttavia, però, non manca il confronto con Insieme per San Martino che dovrebbe aver luogo domani alle 19.
E proprio su questi ultimi che dire. La compagine, forse, più dura nei confronti dell’amministrazione uscente formata da quattro gambe: Liberamente, Sel, La Fabbrica delle idee e Il Paese prima di tutto. Sembrerebbe che in pole per la corsa a primo cittadino ci sia Pasquale Pisano, ma ancora nulla è stato ufficializzato. Un gruppo che storicamente si è posto in forte contraddizione con il Pd e l’attuale amministrazione Ricci e che prova a tessere alleanze sia con Patto civico – avendo condiviso l’opposizione consiliare – sia con la dirigente La Pietra. Anche se a quest’ultima non alletta tanto l’idea in «quanto considerati il vecchio travestiti di nuovo».
E per finire, il Patto civico che con D’Alessio ha messo in piedi un gruppo «apartitico», ma non «apolitico», – almeno è quanto loro affermano – ed orientati a tessere alleanze meno che con una parte: l’amministrazione uscente. Del resto di feeling non ce n’è mai stato in quanto incompatibili, ma non mancano i tentativi di alleanze con gli altri due competitors dimostrati proprio in questi giorni da un’apertura di D’Alessio. Apertura vista di buon occhio, sì, ma il nodo resta uno e centrale: il candidato sindaco. O meglio, chi sarà disposto a non fare il sindaco facendo un passo indietro. Perché sui programmi, a quanto sembra, c’è ampia convergenza e condivisione.
valpi
