A Rotondi la campagna elettorale incombe, ma c’è chi ritiene che i «tempi sono ancora prematuri». A parlare è proprio l’ex consigliere Nello Ilario oggi in pole per la candidatura a sindaco che, con molta probabilità, sfiderà il primo cittadino uscente – e suo amico storico – Antonio Russo. Oggi, Ilario, ha riunito una squadra composta da altri tre ex amministratori come Bartolomeo Esposito, Gennaro Mainolfi e Raffaele Lanni. I quattro che, di fatti, dimettendosi in blocco, hanno causato la fine anticipata della consiliatura. Ed è proprio Ilario che non nasconde la «sua ambizione a fare il capolista» in quanto, secondo lui, «occorre una persona decisa e ferma per governare il paese». Da giorni si stanno tenendo diverse riunioni e proprio domani, i quattro consiglieri, spiegheranno le proprie ragioni sulle dimissioni ad un emittente locale. Comunque sia abbiamo raggiunto telefonicamente l’ex consigliere e ci spiega le sue intenzioni sul futuro rotondese, su come amministrare un paese qualora dovesse essere il sindaco. «Rotondi è un Comune formato da nove dipendenti e credo che bisogna agire sull’economia». Ilario è un imprenditore e secondo lui «il Comune deve essere gestito come un’azienda». «Bisogna andare ad agire sull’economia e sulle risorse che si hanno, bisogna spendere bene quelle presenti e poi, in un secondo momento, pensare a quelle future». È chiaro l’ex consigliere ed è deciso ad andare fino in fondo con il suo progetto. Infatti tra i quattro è in pole per la candidatura a sindaco e, se qualora dovesse essere, si ritroverebbe a sfidare il suo ex collega di maggioranza e amico storico Russo. Anche se, di contro, l’ex sindaco ancora non ha sciolto la riserva, si può dire che è quasi certa la sua ricandidatura. Infatti, proprio nei giorni scorsi, l’ex presidente del consiglio, Rino Iglio, ha manifestato pubblicamente che Russo merita di ricandidarsi «per avere un giudizio finale dall’elettorato rotondese». Ad ogni modo, lo stesso Russo, ha capito le intenzioni di Ilario e proprio sulla sua candidatura ne trova una giustificazione per l’ammutinamento avvenuto. Ma è chiaro che adesso entrano in gioco le alleanze e proprio in questi giorni – mentre la corsa sembrava delineata su due liste – è nata la formazione politica “Terra mia “ vicino al Movimento 5 stelle. Una compagine che fa capo a Giuseppe Mainolfi e che Ilario «considera nulla di concreto». «Noi siamo pronti al dialogo, ma su cose concrete, attualmente “Terra” mia mi sembra qualcosa di utopistico e non strutturato». «Se Giuseppe Mainolfi è pronto a fare qualche proposta concreta noi siamo anche disposti ad ascoltarlo e seguirlo qualora fosse condivisibile». Una terza lista, a quanto sembra, ma che non spaventa affatto i quattro e soprattutto Ilario. Resteremo a vedere gli esiti.