Sant’Angelo a Scala altro piccolo centro che andrà al voto. Anche se è pur vero che il primo cittadino, Domenico Majello, non scioglie la riserva sulla sua candidatura c’è chi lo spinge e «lo considera un ottimo sindaco meritevole di un altro mandato». A dirlo è il suo vice, Valentina Sbordone, che traccia un passato amministrativo «sicuramente positivo». Per la vicesindaco «il bilancio, anche se al primo mandato, è dei migliori» nonostante si «sia trovata ad amministrare una piccola comunità un piena recessione economica». Infatti, Sbordone, allude ai tagli che i Comuni hanno subìto in coincidenza con la sua elezione. Tuttavia molti sono stati i progetti messi in campo. «Abbiamo lavorato molto con il Gal Partenio e molto anche nel campo culturale». «Grazie anche all’aiuto della delegata alla cultura, Valentina Zaccaria, abbiamo realizzato iniziative che volgevano all’inclusione dei giovani». Ma la vicesindaco cita non solo le sue iniziative, ma anche quelle messe in campo dal sindaco stesso, come il rifacimento del centro storico. Tornando al primo cittadino Majello sostiene che «hanno sempre avuto molta libertà nella realizzazione dei propri progetti». «Il sindaco Majello ci dava carta bianca».
Non mancano commenti sull’opposizione consiliare ritenuta «ultimamente un po’ assente». «Evidentemente si saranno ritirati visto che non condividevano la nostra linea politica». «Inizialmente erano più presenti, ma sarà dettato anche dal fatto che ad elezioni appena finite c’è sempre un po’ di fermento ed entusiasmo in più». Comunque sia, la vicesindaco, sostiene «che la propria amministrazione è sempre stata molto aperta verso l’opposizione e pronta a recepire qualsiasi tipo di proposta».
Sulla sua ricandidatura non scioglie la riserva, preferisce restare in forse anche «per sue vicissitudini lavorative». «Non so ancora se mi riproporrò, perché può darsi che il mio lavoro mi porti altrove e, quindi, potrei riscontrare delle difficoltà sul territorio». Ma la vicesindaco non manca di lanciare un appello alle giovani generazioni. «Credo che per questa tornata amministrativa Sant’Angelo abbia bisogno di giovani che hanno tempo da dedicare al territorio». «Amministrare una piccola comunità è come amministrare una grande famiglia, per questo occorrono menti fresche e soprattutto motivate a restare sul territorio». La vicesindaco chiude «augurando al sindaco di poter valutare al meglio una sua discesa in campo nell’interesse di un rinnovamento generazionale e di interesse comune».
Il piccolo centro a giugno di ritroverà a rinnovare il consiglio comunale oggi composto da 7 consiglieri di maggioranza e 3 di opposizione e sicuramente la corsa sarà tra liste civiche.