A Rotondi qualcosa è cambiato. Oltre alla fine della consiliatura targata Antonio Russo sembra che in campo sia scesa un’altra compagine. Si tratta di Terra mia – terza via per la rinascita. Il nome dovrebbe dire tutto oltre al simbolo. Già, perché si tratta di un logo pentastellato che non dovrebbe lasciare dubbi. Infatti il nome è il simbolo sono una summa di ciò che tale compagine, fondata da Giuseppe Mainolfi, vorrebbe essere. Una compagine totalmente alternativa alle due liste in campo che, al momento, vedrebbero come guida i due amici storici, Antonio Russo e Nello Ilario. Un gruppo, quindi, apertamente vicino al Movimento 5 stelle che non esita a lanciare stoccate agli ex amministratori ed oggi attori politici pronti a scendere in campo per le prossime amministrative di giugno e lo fa in puro stile M5s: in rete, su Facebook. Già, perché per il movimento rotondese «adesso iniziano le interminabili discussioni sul come, sul chi e sul perché, scomodando scrittori e poeti e tirando fuori dai cassetti polverosi, ricordi scolastici o di esperienze passate». «Mi è piaciuta, tra le tante, quella relativa ad Einsteinche nel 1905, diceva: “Ci vuole una nuova mentalità per risolvere i problemi”». E ancora «i fessi, oggi, dicono: “Ci vuole una nuova classe dirigente”». E di qui il movimento si lancia con diciture proverbiali rimarcando «la saggezza popolare», ma «ad ora, i nostri eroi si sprecano in dichiarazioni roboanti sui componenti delle liste, del tipo “metteremo in campo un personaggio di rilevanza assoluta” oppure “faremo una lista molto forte”». «Scusate tanto, io sono una persona pratica prima di tutto» afferma Mainolfi, «ma il consiglio comunale defenestrato non era formato dal meglio del meglio che Rotondi poteva mettere in campo?» E secco conclude «alle idi di giugno l’ardua sentenza». Una sfida in piena regola a quanto sembra con probabile scesa in campo per le prossime amministrative.
