In attesa di lunedi pomeriggio il fronte lealpepista al gran completo si è presentato alla stampa per analizzare il voto delle primarie. Loro e i 1860 voti raggiunti che rappresentano un blocco vicino al 35% della coalizione e si badi bene, Pepe lo sottolinea, non solo del Pd e proprio perchè alle primarie sono andati a votare anche NCD e IDV. Il discorso dei lealisti non è nuovo e la richiesta di legittimità politica è stata avanzata in tempi non sospetti. Nessuna fuga in avanti, nessuna volontà di rompere il partito. Fausto Pepe è determinato anche a capeggiare una lista e porsi come candidato consigliere per irrobustire le velleità della sua corrente ma non è tanto questo il nodo gordiano da sciogliere. Il nodo è spuntarla con la maggioranza dem e per realizzare l’impresa Pepe proverà il ragionamento del rischio: senza unità le chances di vincere al primo turno si ridimensionano e al ballottaggio si va senza rete di protezione. Con Del Vecchio e non contro il candidato sindaco del centrosinistra ma con la volontà di rappresentare un’area politica del Pd e contarsi con una lista.
Avanti senza ambiguità. Il sindaco fa anche riferimento a ruoli di rappresentanza per la sua corrente ma batte sul tasto della unità del PD nel rispetto dei votanti alle primarie. Non traspare alcuna velleità oltranzista dalle parole del primo cittadino e di Cosimo Lepore, per il quale è errato parlare di battaglia da condurre lunedi pomeriggio al direttivo cittadino. Nessuna tentazione di tornare a Ceppaloni perchè il futuro lealista è nel Pd e tale resterà. Ovvio però che se non si arriverà ad un riconoscimento del peso politico lealista le conseguenze potrebbero essere anche gravi ma è una eventualità che Pepe e “li seguaci sui” per ora non prendono in considerazione.
