Sussurri e grida dal mondo della politica. Lunedi il direttivo del Pd cittadino che dovrà scrivere, si crede, la parola fine sulla gran diatriba interna che rischia di mandare al macero le velleità elettorali del maggiore partito della città. Raffaele Del Vecchio ha vinto le primarie e ora è chiamato a fare, pancia a terra, la campagna elettorale come da suggerimento di Umberto Del Basso De Caro.”Del Vecchio ha il dovere più che il diritto di andare porta per porta e cortile per cortile ad ascoltare la gente”, ebbe a dire col suo solito piglio il sottosegretario che probabilmente non ci sarà al vertice cittadino del suo partito, almeno in base alla sua agenda di impegni. In tutto questo Pepe e i suoi si riuniscono domani per analizzare il voto. Scontata la volontà di ribadire con maggiore fermezza il diritto alla lista che la maggioranza dem dovrà valutare con assoluta serenità, consapevole che un irrigidimento, escluso da De Caro, potrebbe complicare e non poco le già precarie relazioni interne. Al direttivo cittadino piddino guarda con interesse anche Clemente Mastella che domani dovrebbe sciogliere le ultime riserve. Potrebbe anche attendere l’inizio della prossima settimana per capire le evoluzioni del Partito Democratico. Il bottino di voti di Fausto Pepe sarebbe oro colato e i rumors ceppalonici danno Clemente in gran fermento: la volontà di prorompere sulla scena elettorale è forte ma forti sono anche le incertezze legate alle possibilità di dare corpo alle due liste capaci di portare la sfida di giugno al secondo turno. In questo contesto le posizioni interlocutorie di Udc, Picucci ha ribadito la fase di stallo delle relazioni col PD, e dei Socialisti rendono ancora più incerto il momento. Forza Italia ha dato la propria disponibilità a Mastella, magari con profondo malessere, ma a patto che si coinvolgano anche gli azzurri e che non si decida “inaudita altera parte”. Insomma, la fase è topica. Ogni voto conta doppio e gli attori sulla scena sanno bene che nulla può essere lasciato al caso.