Si è riunito oggi, sotto la Presidenza di Claudio Ricci, il Consiglio Provinciale di Benevento. L’Organismo si è occupato in primo luogo della questione degli eventi alluvionali dello scorso mese di ottobre e dell’approvazione delle misure atte a garantire la copertura finanziaria degli interventi per il ripristino di alcune infrastrutture distrutte o seriamente compromesse dalla furia delle acque.
In particolare, su proposta del Consigliere Giuseppe Ruggiero, sono state approvate all’unanimità le modalità tecniche per finanziare gli interventi non più con l’accensione di mutui presso la Cassa depositi e prestiti, come originariamente previsto cosa che avrebbe aggravato la posizione debitoria dell’Ente, ma accedendo invece ai fondi del Commissariato straordinario per l’emergenza alluvione che proprio lunedì scorso aveva presentato le Convenzioni di affidamento alla Provincia.
Com’è noto, si tratta di un importo di oltre 5 milioni di Euro. Tale somma però non esaurisce certamente la mole dei problemi che ha creato l’alluvione sulla rete stradale provinciale. Il Consiglio ha pertanto fatto propria una raccomandazione del Consigliere Domenico Matera secondo il quale era opportuno prevedere la possibilità di tenere aperta la strada ad un eventuale futuro indebitamento sul Bilancio dell’Ente qualora il Commissariato non sia in grado di garantire la totale copertura delle spese per l’emergenza.
Sono stati così approvati tutti gli interventi finora affidati dal Commissario alla Provincia e che, secondo l’espressione del Presidente Ricci, costituivano “una priorità nella priorità”, come il ripristino dei ponti Jenca, Tammarecchia, Malepara, Reventa, Ufita e di alcuni ambienti degli Istituti scolastici “Rampone” e “Guacci”.
Il Consiglio Provinciale ha quindi ritirato, dopo un’ampia discussione, il “Piano Faunistico Venatorio Provinciale; nonché la maggiorazione del compenso per il Collegio dei Revisori dei Conti.
Infine il Presidente ha svolto alcune Comunicazioni al Consiglio.
La prima ha riguardato la questione delle dimissioni dalla carica di Vice Presidente da parte del Consigliere Oberdan Picucci. Ricci ha dichiarato: “Con l’Udc c’era una vicinanza politica: la indicazione della Vice presidenza a Picucci denotava che si trattava di un punto di partenza di un discorso politico a livello provinciale e nazionale per arrivare ad altro. Quando questo accordo non si è concluso, il consigliere Picucci ha ritenuto di dimettersi dalla carica di Vice presidente”.
Infine, il Presidente ha informato il Consiglio sugli sviluppi della applicazione della legge regionale di riordino delle funzioni delle Province che ha stabilito per loro alcune competenze aggiuntive a quelle stabilite della Legge nazionale del 2014.
La Regione, ha ricordato Ricci, ha individuato tra queste aggiuntive competenze anche quelle per i musei, le biblioteche, le pinacoteche e i Centri per l’Impiego che la legge nazionale aveva dapprima tolto alle Province: tuttavia il Presidente Ricci ha lamentato che da parte della Regione Campania non ci sia stata chiarezza politica sul fatto che l’affidamento di tale deleghe alle Province si sarebbe accompagnata all’assegnazione di adeguate risorse finanziarie per gestirle. Il Presidente ha poi lamentato che le Province hanno ricevuto bozze di Convenzioni per tali funzioni riassegnate da firmare entro due giorni senza prevedere ancora una volta le risorse finanziarie.
A tale proposito Ricci ha detto di non averle volute firmare perché, al di là degli sgarbi istituzionali e delle incertezze politiche, il problema principale, e cioè quello finanziario, resta insoluto assolutamente. Su questo argomento si è sviluppata un’ampia discussione in Consiglio con la partecipazione dei consiglieri Domenico Matera e Franco Damiano.
In conclusione vi è stata la presa di posizione secondo la quale, rispetto all’indeterminatezza della posizione della Regione circa gli impegni finanziari gestionali per le materie cultura e Centro per l’Impiego, occorre presentare la determinatezza della Provincia a gestire in futuro queste funzioni solo in presenza di risorse finanziarie certe e trasferite nel Bilancio dell’Ente. Inoltre la Provincia ribadirà la richiesta di restituzione delle somme anticipate dal 2014 fino ad oggi per la gestione delle medesime materie.