Mastella si candida e questo è pacifico. Dopo avere sondato il campo dalle parti del centrodestra, universo ancora tutto da scoprire, ed avere intravisto l’assenza di possibilità concrete Clem avrebbe preso una decisione definitiva: candidarsi con liste civiche e chiedere un voto trasversale. Il suo zoccolo duro, un tempo formidabile macchina di consensi, esiste ancora ma non è più nelle condizioni da solo di assicurare il necessario per vincere. E allora se intende puntare al ballottaggio e costringere il Pd alla roulette russa del secondo turno, Clemente Mastella deve agire a 360 gradi. Operazione che sta già mettendo in pratica con alterne fortune. Nella gara spasmodica della raccolta del voto si scontra con un’altra macchina da guerra che è quella di De Caro che sebbene dica di non temere nessuno sa bene che il rischio maggiore, al di la del Movimento 5Stelle, è proprio l’ex Guardasigilli. Mastella ha provato a convincere il suo ex delfino Fausto Pepe che però gli ha risposto di no ma tutto dipende da come uscirà dalle primarie e dal “potere contrattuale” che avrà con Umberto. Con quel che resta della rappresentanza politica della destra anche qui Clem ha idee abbastanza chiare: provare la fuga solitaria per poi costringere Viespoli e Nunzia a venirgli dietro. Il rebus resta il fatidico secondo turno. Se arriva al ballottaggio, allora, tutto potrà accadere.
