Ucci apre il suo comitato elettorale nel natio Rione Libertà e lancia un avvertimento ai suoi possibili compagni di avventura alle elezioni di primavera: la candidatura non è una meteora ma una vera e propria sfida lanciata alla città. Ucci non fa passi indietro e la gran folla di aficionados presente al comitato elettorale autorizza a pensare che la candidatura non subirà cedimenti. Ovvio, la politica segue canali propri e non sappiamo oggi se un cartello moderato si costituirà oppure no. Se Mastella ufficializzerà come pare la sua discesa in campo, se Viespoli sarà in grado di lavorare da mediatore e da tessitore come pare intenda fare. Ad oggi, dalle parti dei moderati, l’unico alfiere presente è Gianfranco Ucci che a Viespoli risponde così.
Il bancario, già vicesindaco, blandisce i nardoniani. Lancia segnali di stima a Nardone, chiama in causa le idee di Futuridea. Insomma dimostra duttilità e trasversalità e allora viene da pensare che sarà dura per i seniores convincerlo a fare il fatidico, inevitabile passo indietro. Anche perchè Ucci ha idee precise e non dispersive tutte contenute in un pamphlet dal titolo #la città di tutti