L’affaire Lepore e la sua candidatura decariana sorprende la politica beneventana. Non certo i diretti interessati che ora ragionano sul da farsi. In particolare si attende una risposta del sindaco che rischia l’inagibilità politica dopo la decisione di uno dei suoi fedelissimi di sostenere le ragioni e le pressioni della maggioranza dem. Che la sua mossa l’ha fatta e in chiaro stile decariano, si potrebbe dire. Divide et impera e via di questo passo. Di tempo ce ne è poco, due giorni, anche meno, e mentre si scrive già qualcosa potrebbe essere in cantiere. Ma la botta è stata dura da assorbire anche se Fausto riesce sempre a schermirsi dietro una patina di rassicurante nonchalance. Intanto Gino Abbate, cui la trappola Lepore è rivolta, annuncia di avere i numeri per concorrere alle primarie e di voler proseguire nonostante tutto. Ironizza anche sulla possibilità di spostare le primarie al 12 giugno e intanto ottiene la possibilità di consultare l’elenco degli iscritti al partito dopo pressioni nei confronti del segretario Valentino. C’è da attendersi una due giorni a fulmicotone anche perchè il 7 si chiude la possibilità di candidarsi e i tempi stringono.