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Amts, caos politico e tanta rabbia in consiglio comunale

Amts, caos politico e tanta rabbia in consiglio comunale

4 Febbraio 2016 | by Enzo Colarusso
Amts, caos politico e tanta rabbia in consiglio comunale
Politica
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Una delle pagine più sconcertanti della storia politica beneventana recente. L’onda di piena dell’Amts ha finito per travolgere gli argini di un consiglio comunale del quale la città non serberà un gran ricordo per il futuro. Due ore e mezza di ritardo è ormai la prassi e nessuno ormai ci fa più caso. In questo caso però a prendere la scena sono stati i lavoratori dell’Amts e i loro sindacati che hanno preteso l’inversione dell’ordine del giorno e che quindi si parlasse della loro tragedfia lavorativa. In realtà l’ordine del giorno non prevedeva che si discutesse del fallimento ma solo della mobilità dei lavoratori tra Amts e Asia, ma dinanzi alla rabbia dei dipendenti fare queste distinzioni bizantine, sia pure effettivamente fondate, ha un significato stucchevole. Succede che mentre in aula ha inizio un consiglio comunale senza il sindaco dal sapore quasi surreale da un’altra parte, in sala giunta, il vicesindaco Del Vecchio riuniva le sigle sindacali e una quarantina di lavoratori con i quali ha cercato di imbastire un approccio di base programmatica per il futuro dell’azienda. Molto aleatoria anche perchè in assenza di Fausto Pepe ma capace di dare qualche rassicurazione ad animi a dir poco surriscaldati. Del Vecchio rigetta le critiche che gli piovono addosso dall’opposizione e anche dalla stampa e cioè di avere tenuto una riunione mentre era in corso il consiglio proprio appellandosi all’assenza all’ordine del giorno del problema del fallimento dell’azienda. Una difesa legittima quanto opinabile delle proprie posizioni. Di quel lungo conciliabolo Del Vecchio sintetizza i tratti salienti.

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