Nel nome e nello spirito della spending review la riforma della Pubblica Amministrazione che il ministro Madia si appresta a portare venerdi al vaglio del Consiglio dei Ministri. Il Governo, quindi, accelera e uno dei primi provvedimenti riguarderà la già ventilata scomparsa del Corpo forestale dello Stato per il quale si prevede l’accorpamento nell’Arma dei Carabinieri. Una decisione che non trova d’accordo i diretti interessati che annunciano battaglia con un sitin previsto per venerdi a Piazza Montecitorio. “Proveremo a far capire al Governo che quel progetto si scontra con le garanzie costituzionali dei lavoratori”, dicono i sindacati, che poi si appellano al Presidente della Repubblica affinchè solleciti il Governo ad attuare la delega conferita dal Parlamento in maniera conforme alle prescrizioni in essa contenute ed in modo rispettoso dei diritti costituzionali dei cittadini e dei lavoratori”. Dal canto suo l’Arma dei Carabinieri considera positivamente il provvedimento e definisce la riforma “una soluzione diretta a potenziare la difesa del nostro ambiente e al contempo il controllo del territorio. Per il comandante della Benemerita, il Generale di Corpo d’Armata Del Sette, dall’accorpamento potrà nascere “un polo di eccellenza unico per vastità della missione e potenzialità, capace di proporsi come modello internazionale in un futuro in cui l’ambiente dovrà sempre più essere al centro dell’attenzione del mondo”.