Sabato prossimo l’ufficialità ma l’investitura di Carmine Valentino a nuovo segretario democratico del Sannio è ormai decisa. Erasmo Mortaruolo lascia, come previsto, il suo scranno di Corso Garibaldi dopo cinque anni di segreteria e gli succede un esponente storico del partito, già sindaco di Sant’Agata de Goti, un fedelissimo di Umberto Del Basso De Caro e parte fondamentale della classe dirigente delbassiana. Una scelta il cui significato politico è quello di serrare i ranghi anche in vista delle prossime battaglie elettorali e di blindare il partito, in una parola dare una impronta di ortodossia ed anche di controllo del partito cui l’Avvocato tiene e molto specie quando avverte aria di elezioni. Lui, ovviamente, minimizza e parla di naturale avvicendamento alla guida del Pd e rigetta “in nuce” la contrapposizione città- provincia che pur balza all’attenzione visto che Valentino sarà il secondo segretario non beneventano che guiderà il partito. Il segretario “in pectore” non parla preferendo attendere sabato prossimo ma a sostegno del goto già si esprime Mortaruolo che non farà mancare il suo sostegno dalla sua recente posizione di consigliere regionale. Tra coloro che si pongono su di un piano di antitesi alla linea della maggioranza del partito c’è il sindaco di Benevento Pepe che esprime il suo dissenso circa la politica di continuità del nuovo segretariato. Pepe torna ad attaccare Mortaruolo accusandolo di avere creato divisioni e di non avere invece cercato il dialogo interno. Ma è polemica antica e riguarda più in profondità i rapporti sempre tesi con Umberto Del Basso De Caro. Una schermaglia che non accenna a diminuire di intensità visto che la corrente lealpepista in seno al Pd già preannuncia la presenza di una lista autonoma per le prossime comunali.