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ZES, Vessichelli (Asi): bene Governo che quintuplica stanziamenti rispetto a periodo 2016-2020

ZES, Vessichelli (Asi): bene Governo che quintuplica stanziamenti rispetto a periodo 2016-2020

8 Agosto 2024 | by Enzo Colarusso
ZES, Vessichelli (Asi): bene Governo che quintuplica stanziamenti rispetto a periodo 2016-2020
Economia
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Attraverso la disposizione approvata ieri dal Consiglio dei Ministri è stata incrementata l’entità delle risorse disponibili per il riconoscimento del credito d’imposta per gli investimenti realizzati nella ZES unica del Mezzogiorno dal 1° gennaio 2024 fino al 15 novembre 2024.” Lo scrive Domenico Vessichelli presidente del CdA dell’Asi di Benevento.

“Lo stanziamento previsto è di cinque volte superiore a quello previsto negli anni dal 2016 al 2020″, prosegue Vessichelli, ” e il provvedimento prevede che possano essere utilizzate le risorse dei programmi nazionali e regionali, finanziati con le risorse della politica di coesione europea 2021 – 2027, relativi alla competitività delle PMI.

“La decisione è straordinaria considerato che traccia il percorso dell’impianto della Zes Unica, migliorato già con l’approvazione del Piano strategico che ne definisce settori e investimenti da sostenere e consolidare, giacché prioritari per lo sviluppo del Paese.

Altra notizia che accogliamo con favore è quella relativa alla nomina, di Giosy Romano quale coordinatore dell’Unità di missione della Zes Unica per il Mezzogiorno, stanti le grandi capacità tecniche già dimostrate.

Alle chance di sviluppo offerte dalla fruizione del credito di imposta, il Consorzio Asi di Benevento può vantare inoltre, il risultato recente del finanziamento dello Scalo Merci, un binomio che potenzierà l’area industriale di Ponte Valentino innescando un circolo virtuoso per il segmento produttivo e per i derivanti aspetti sociali del Sannio.

Anticipo inoltre, che il Consorzio Asi sta lavorando a novità importanti che in autunno assumeranno contorni concreti e che contribuiranno alla riqualificazione dell’Area industriale rendendola non più appendice della città, ma centro nevralgico del saper fare”.

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