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Lavoro, all’1 maggio 300mila occupati in più rispetto al 2023

Lavoro, all’1 maggio 300mila occupati in più rispetto al 2023

30 Aprile 2024 | by redazione Labtv
Lavoro, all’1 maggio 300mila occupati in più rispetto al 2023
Economia
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Rispetto a aprile 2023, a febbraio 2024 (ultimo dato provvisorio di Istat), il numero degli occupati in Italia è salito di 292mila unità; pertanto, quest’anno festeggiano il primo maggio 300mila lavoratori in più. Lo sottolinea la Cgia, che sulla base dei dati Istat rileva che nell’aprile del 2023 gli occupati erano 23.481.000, a fronte dei 23.773.000 a febbraio 2024.

Il 98% delle imprese ha meno di 20 addetti. Al netto dei lavoratori nel pubblico impiego, nelle Pmi lavora il 60% circa degli occupati. Se, a differenza dei dati provvisori, si prende in considerazione quelli ufficiali, nel 2023, ricorda la Cgia citando dati istat gli occupati erano 23,6 milioni di unità, +471 mila rispetto al periodo pre-Covid, di cui 213 mila nel Mezzogiorno (+3,5%).

Le previsioni dicono che lo stock totale degli occupati crescerà ancora, sfiorando i 24 milioni entro il 2025. Nel 2023 si è raggiunta un’incidenza dell’84% dei dipendenti con un contratto a tempo indeterminato (15,57 milioni su 18,54 milioni). Se si confronta il numero di lavoratori dipendenti del 2023 con il posto fisso sempre con lo stesso dato del periodo pre-pandemico, l’aumento è stato di 742 mila unità (+5%).

Il numero dei lavoratori altamente specializzati/qualificati è salito nell’ultimo anno del 5,8% (+464 mila), pari al 96,5% dei nuovi posti di lavoro creati nel 2023; mentre rispetto al 2019 la variazione è del +2,3%, ma più contenuta sull’anno prima (+192 mila) con una incidenza del 40,7% sui nuovi posti di lavoro creati in questo ultimo quadriennio.

Rimangono però ancora delle criticità, prima fra tutte il basso tasso di occupazione: tra i 20 Paesi dell’Area dell’Euro, l’Italia è ultima con un 61,5%, contro una media del 70,1% dell’Eurozona. I lavoratori autonomi; rispetto al 2019 sono scesi di 223 mila unità (-4,2%), sebbene nell’ultimo anno ci sia stata una lieve ripresa (+62 mila; +1,3%). Senza contare che l’Italia è su livelli retributivi mediamente più bassi degli altri Paesi UE.

Rispetto al periodo pre Covid nella provincia di Benevento il numero degli occupati (dipendenti e autonomi) è cresciuto del 12,4% secondo miglior risultato in Italia. Prima Lecce che ha registrato un incremento del 16,4%. Nelle retrovie l’Irpinia, centesima. Nella provincia di Avellino negli ultimi 4 anni gli occupati sono diminuiti del 3,8%. Entrando nel dettaglio la platea di lavoratori nel Sannio è passata dagli 80mila del 2019 ai 90mila del 2023. Nel 2022 erano 88mila. In un anno il mercato del lavoro è cresciuto del 2,4%. In Irpinia la contrazione è stata costante: dai 145mila occupati del 2019 ai 140 dell’anno scorso. Nel mezzo i 142mila del 2022. Il calo in un anno è stato del 1,7%.

Intanto alla vigilia della festa dei lavoratori il Governo vara il nuovo pacchetto di mksure su agevolazioni fiscale e sostegno all’occupazione. C’è il bonus dipendenti di cento euro destinato ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico. Sarà una tantum, nella busta paga di gennaio 2025.

Per quanto riguarda gli sgravi alle assunzioni, spetteranno ai datori di lavoro che incrementano il numero di dipendenti a tempo indeterminato rispetto alla media dell’organico 2023. La misura prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120%, che diventa 130% nel caso di assunzioni di giovani, donne e soggetti già beneficiari del Reddito di cittadinanza. Si applica a tutte le imprese (esclusi gli imprenditori agricoli e le attività commerciali in via occasionale), indipendentemente dalla forma societaria, e ai lavoratori autonomi

 

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