Sciopero compatto allo stabilimento della IIA di Flumeri. Lavoratori e riferimenti sindacati di tutte le sigle di categoria e di quelle confederate, insieme a Ugl e Fismic hanno dato vita ad un corteo che dalla fabbrica è giunto fino alla Dogana aragonese, dove si è svolto un partecipatissimo dibattito.
Presente qualche sindaco della zona ma più dei politici, attesi dai manifestanti, a reggere le fila di una protesta civile è stato il vescovo di Ariano, Mons. Sergio Melillo. Il prelato come tutti ha ribadito le motivazioni della mobilitazione che vanno dalle condizioni di incertezze sul nuovo socio che subentrerà al posto di Leonardo al necessario rilancio della produzione degli autobus con un piano industriale serio che dia garanzie per il futuro.
Presente, attraverso Laura Cervinaro, anche la Provincia di Avellino che a febbraio con il presidente Buonopane è stata anche a Roma. Così come, tra gli altri, Silvia Curcio della segreteria della Fiom Cgil che già 13 anni fa ha portato avanti una battaglia per evitare la chiusura dell’allora ex Irisbus.
Martedì nuovo sciopero, questa volta anche della sede di Bologna dell’Industria Italiana Autobus, e presidio all’ingresso del Ministero per le Imprese e il Made in Italy. Si chiede la convocazione di un tavolo di concertazione.