“L’8 marzo scade il termine per accedere al bonus edicole. Un aiuto una tantum fino a 3.000 euro per sostenere i punti vendita ormai sempre meno presenti sul mercato di prossimità”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.
“La misura – prosegue il dirigente dell’associazione di categoria – costitutisce un utile supporto al settore che ormai da tempo, sul nostro territorio come nel resto del Paese, soffre una profonda crisi. Negli anni trascorsi si sono registrate numerose chiusure. Un fenomeno che ha visto il suo apice negativo tra il 2018 ed il 2019. Tra il 2021 ed il 2022 la contrazione si è attenuata, anche grazie alle misure di sostegno. Il profilo delle attività comunque si è progressivamente trasformato.
Oggi quasi la metà degli esercenti svolge ulteriori attività rispetto alla vendita di quotidiani e periodici, che resta comunque prevalente. Le edicole rappresentano un presidio importante per le comunità locali, ma purtroppo aumentano i comuni che ne sono sprovvisti. In Italia addirittura sono il 25% del totale”
Il contributo una tantum è forfetario e viene riconosciuto indipendentemente dal numero di punti vendita che ne fanno richiesta. Come viene precisato nell’avviso pubblicato sul sito del dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, possono essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso l’apposita procedura disponibile nell’area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile cliccando sul link “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria” > “Bonus una tantum edicole 2023” del menù “Servizi on line”, dopo essersi autenticati con l’identità digitale attraverso Spid, Cns o Carta di identità elettronica (Cie).
Il bonus può arrivare fino a 2mila euro e sale a 3mila euro per i punti vendita esclusivi situati nelle aree interne. Il sostegno economico è riconosciuto a fronte della realizzazione di almeno una delle attività effettuate nel periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2023: realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici; apertura domenicale pari almeno al 50% delle domeniche su base annua; fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi. Si richiede inoltre l’attivazione di uno o più punti vendita addizionali.