Le costruzioni mettono il turbo soprattutto al Mezzogiorno che registra una crescita del settore del 12,3 per cento nel 2022 verso il 2021, a fronte di un incremento medio nazionale del 10,4 per cento anche per effetto del superbonus 110 per cento. Sono infatti tutte del Sud anche le prime dieci province che mettono a segno gli aumenti maggiori, con Campobasso capofila (+24,4 per cento), seguita da Salerno (+19,1 per cento) e Benevento (19,1 per cento). In linea, invece, l’andamento del Nord (10,3 per cento) mentre cammina a passo piu’ rallentato il Centro (8,3 per cento).
Lo sprint delle costruzioni nel Sud e’ confermato anche guardando agli ultimi quattro anni. Tra il 2019 e il 2022, infatti, e’ ancora il Mezzogiorno ad avere mostrato uno scatto in piu’ nell’edilizia crescendo del 43,9 per cento con ben 34 delle 38 province meridionali che hanno evidenziato performance superiori all’incremento
settoriale medio dell’intera Penisola del 35,6 per cento con punte del 62 per cento a Messina.
La crescita del settore Servizi e’ tra i principali protagonisti del processo di recupero del 2022, con un incremento del 10,6 per cento a cui ha contribuito in maniera determinante il ritorno dei flussi turistici pre-pandemici. Tanto e’ vero che aumenti maggiori del valore aggiunto si registrano proprio in quelle aree in cui il turismo rappresenta una risorsa importante per il complesso del territorio.
A dimostrarlo sono gli andamenti del Trentino-Alto Adige/Sudtirol al top della classifica regionale per crescita del valore aggiunto con +14,9 per cento, seguito dalla Valle d’Aosta/Valle’e d’Aoste +13,2 per cento e dal Veneto con +12,4 per cento spinto in particolare da Venezia. A livello provinciale e’, comunque, il Nord-Est a mostrare dati piu’ brillanti con Trento prima sul podio per tassi di incremento (+15,2 per cento), Bolzano/Bozen seconda (+14,8 per cento) e terze pari merito Padova e Venezia (ambedue +13,4 per cento). Mentre piu’ a rilento vanno le Isole con un terzetto tutto sardo agli ultimi posti della classifica con Cagliari (+6,7 per cento), Oristano (+7,0 per cento) e il Sud Sardegna (+7,1 per cento).
Tutte le province italiane hanno ormai gettato alle spalle la crisi pandemica ad eccezione di Firenze. Ad allungare il passo tra il 2019 e il 2022 sono in particolare
Matera con una crescita del 26,9 per cento del valore generato, Potenza (+21,4 per cento) e Brindisi (+15,2 per cento). Mentre sul fronte opposto nelle ultime file prima di
Firenze, che chiude la classifica con un segno negativo del 4,7 per cento, troviamo in penultima posizione Belluno (+1,4 per cento) preceduta da Venezia (+2,3 per cento).