L’anno appena trascorso non ha segnato l’auspicata svolta nel mercato automobilistico campano. Il 2022, infatti, ha registrato una flessione a doppia cifra per le vendite (sia auto nuove che usate) e ancor più per le radiazioni (le vetture eliminate dalla circolazione).
In Campania, infatti, le vetture nuove, iscritte per la prima volta al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), sono state 55.157, l’11,8% in meno rispetto al 2021. Le “prime iscrizioni” a Napoli si sono attestate a quota 25.352, pari ad un decremento del 12,6% su base annua. La provincia con il trend peggiore è stata quella di Benevento (-27,2%), mentre a Salerno si è osservato il calo più contenuto (-5,5%).
Più negativo ancora è stato il mercato dell’usato. I passaggi di proprietà delle vetture di seconda mano, al netto delle minivolture (cioè i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), nella nostra regione, sono stati 244.657, ovvero il 13,3% in meno in confronto al 2021.
Le auto che hanno cambiato proprietario a Napoli sono state 121.288, pari ad una diminuzione del 13,5 per cento. Anche in questo caso l’andamento negativo regionale oscilla tra il minimo di Salerno (-12,2%) ed il massimo diBenevento (-14,7%).
In drastica discesa, infine, risulta l’andamento delle auto radiate dal PRA. Nel 2022, nella nostra regione, le vetture cancellate dal PRA sono state 88.073, il 25,1% in meno rispetto al 2021. Nella provincia di Napoli le auto tolte dalla circolazione sono state 46.659, con una contrazione del 20,2% che risulta essere il trend meno negativo in Campania. Quello peggiore, invece, si è riscontrato nella provincia di Benevento (-36,5%).
Sulla base di questi dati risulta che il tasso unitario di sostituzione in Campania, nel 2022, è stato pari a 1,49: vale a dire che per ogni 100 auto nuove ne sono state eliminate dalla circolazione 149, circa il doppio rispetto al resto d’Italia dove questo indicatore è pari a 0,79.
“Nonostante gli incentivi il mercato automobilistico nella nostra regione, come nel resto d’Italia, non decolla”, ha dichiarato il Presidente dell’ACI Campania Antonio Coppola. “Un dato preoccupante non soltanto dal punto di vista economico ed occupazionale, ma anche in termini ambientali e di sicurezza. In questo momento di crisi, la scelta di sostituire la propria auto, persino con una usata, è un impegno troppo gravoso per le famiglie che già stentano ad arrivare a fine mese.
“E ciò impedisce al nostro parco circolante di rinnovarsi, continuando così ad essere il più obsoleto d’Italia, e quindi maggiormente inquinante e insicuro. Occorre insomma una politica di incentivazione strutturale e realmente conveniente, da estendere anche ai motori tradizionali ed all’usato di ultima generazione, fin quando almeno l’elettrico non diventerà una soluzione di massa, cioè alla portata di tutti, con infrastrutture di ricarica adeguate e capillari in tutta la nazione”