Sembra avviarsi verso una normalizzazione il bilancio tra iscrizioni e cessazioni di imprese. Dopo il forte rimbalzo post-pandemia del 2021, nel secondo trimestre di quest’anno il saldo tra aperture e chiusure si e’ attestato a 32.406 imprese – non lontano dalla media dell’ultimo decennio – come risultato della differenza tra 82.603 iscrizioni (il secondo peggior risultato del decennio) e 50.197 cessazioni (in progressiva ripresa dopo la frenata del 2020 e la “ripresina” del 2021).
E’ quanto emerge in sintesi dall’analisi trimestrale Movimprese relativa al periodo aprile-giugno 2022, condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio. Il Mezzogiorno mette a segno l’incremento assoluto e relativo piu’ consistente del trimestre, con un saldo di 11.542 imprese in piu’, seguito da Nord-Ovest (+8.438), dal Centro (+6.582) e dal Nord-Est (+5.844).
A livello regionale e’ la Lombardia a registrare la maggior crescita di imprese (+5.802), seguita dal Lazio (+4.226) e dalla Campania (+2.825). In termini relativi, sono 8 le regioni che registrano un tasso di crescita trimestrale superiore alla media nazionale (+0,55 per cento): Sardegna (+0,82 per cento), Lazio (+0,69 per cento), Puglia (+0,66 per cento), Valle d’Aosta (+0,64 per cento), Trentino Alto Adige (+0,63 per cento), Lombardia (+0,61 per cento), Emilia Romagna (+0,59 per cento) e Sicilia (+0,58 per cento).
A livello provinciale il Sannio fa registrando un incremento di 109 imprese per un tasso di crescità rispetto al trimestre precedente del 0,31%. Nello specifico sono 370 le nuove iscrizioni, 261 invece le cessazioni. Attualmente sono ative 30.805 imprese.
Segno più anche in Irpinia, anche se il saldo trimestrale si ferma a 94 frutto delle 454 iscrizioni e 360 imprese scomparse. Attive 37.829
Le Costruzioni mantengono un ritmo di crescita sostenuto anche in questo trimestre con 8.548 imprese in piu’ e una variazione dell’1,02 per cento. La ripresa del settore turistico a ridosso della pausa estiva e’ accompagnata da un saldo attivo delle imprese che operano nelle Attivita’ di alloggio e ristorazione (+4.026 la variazione assoluta, +0,88 per cento quella percentuale). Anche le Attivita’ professionali, scientifiche e tecniche mettono a segno nel trimestre un incremento cospicuo di 3.712 unita’, pari al +1,59 per cento in termini percentuali. Quest’ultimo settore mostra la variazione percentuale piu’ consistente, seguito dall’Istruzione (+1,24 per cento) e dalle Attivita’ artistiche sportive e di intrattenimento (+1,15 per cento).