Prosegue la diffusione della fattura elettronica su tutto il territorio fiscale ed economico italiano, un processo che ha interessato dapprima le PMI, le imprese e le grandi aziende e che vede ora coinvolti i forfettari.
I motivi che hanno spinto il governo ad estendere l’obbligatorietà della fatturazione digitale anche ad altre categorie sono diversi: sicuramente per le ottime prestazioni fornite nella lotta contro l’evasione fiscale, ma anche per la spinta che questo strumento dà alla creazione di una cultura aziendale digitale, che si traduce in meno spreco di carta, cartucce e stampanti e quindi in una riduzione di costi per aziende e professionisti.
Possiamo considerarlo un passaggio epocale che, come tutti i cambiamenti, può spaventare i soggetti coinvolti in questo processo.
Tuttavia, compilare la fatturazione elettronica è molto più semplice di quanto possa sembra. Il primo passo è dotarsi di un buon software di fatturazione elettronica, come Easyfatt di Danea, strumento ideale per aziende, artigiani, negozianti, professionisti e chiunque abbia bisogno di emettere fatture e gestire un magazzino.
Sono inoltre disponibili diverse funzionalità avanzate, che si adattano alle esigenze di qualsiasi azienda e consentono di potenziare il lavoro ogni giorno. Ed ancora è possibile gestire il magazzino a 360°, grazie alle numerose funzioni dedicate, tra cui la produzione dell’inventario, la registrazione dei movimenti di carico e scarico e la visione aggiornata in tempo reale delle scorte.
Il software è estremamente intuitivo, semplifica le operazioni complesse (la fatturazione elettronica, la gestione del magazzino, etc.) e automatizza quelle noiose e ripetitive (stampe di fatture personalizzate, invio di solleciti di pagamento, etc.)
L’importante è muoversi per tempo, poiché c’è una data di scadenza entro la quale i forfettari devono mettersi in regola: il 1° luglio 2022. Tuttavia, ci sono delle deroghe per rendere il passaggio quanto più soft possibile.
Secondo quanto stabilito dall’art. 18 del Decreto-legge 36 del 20 aprile 2022, sono tenuti a fatturare elettronicamente dal 1° luglio 2022 i forfettari che, nell’anno precedente, hanno ottenuto guadagni superiori a 25.000 euro. Per tutti gli altri l’obbligo dell’e-fattura scatterà invece dal 1° gennaio 2024.
Per i soggetti tenuti alla fattura elettronica c’è un ulteriore periodo di tolleranza. Generalmente la fattura deve essere emessa entro 12 giorni dall’erogazione del servizio o dalla vendita del bene. Il periodo di tolleranza si estende invece fino al mese successivo rispetto al quale è stato erogato il servizio o venduto il bene, mettendo così al riparo i forfettari ritardatari da eventuali sanzioni.
Va sottolineato un altro aspetto interessante: prima ancora dell’obbligo di fatturazione elettronica, già molte partite IVA operanti in regime forfettario hanno deciso autonomamente di passare comunque all’e-fattura.
Oltre ai già citati vantaggi economici, dal momento che vengono tagliati molti costi legati all’acquisto delle cartucce e della carta ed alla manutenzione della stampa, vanno evidenziati anche i benefici organizzativi, logistici ed ecologici.
Carte e cartacce vengono eliminate dagli studi e dagli uffici, donando all’ambiente lavorativo una maggiore pulizia visiva che consente di lavorare meglio e di ottimizzare la produttività.
Inoltre, si riduce notevolmente il consumo eccessivo di carta, a tutto beneficio dell’ambiente circostante.