Il primo autobus completamente elettrico realizzato in Italia è prodotto alla Industria Italiana Autobus di Flumeri, in Valle Ufita. In quello che era lo stabilimento dell’ex Irisbus, un tempo Iveco, questa mattina la presentazione del veicolo che rivoluzionerà la Mobilità per il trasporto pubblico locale su gomma. Presenti anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, accompagnato dal sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia e dal deputato arianese del M5S Generoso Maraia.
Il mezzo in questione, Citymood 12e, è a propulsione elettrica, progettato e realizzato in Italia, 12 metri di lunghezza. Altre caratteristiche: emissioni zero, non soltanto nella trazione ma anche nella climatizzazione e nei sistemi ausiliari, interni riciclabili al 100%, prestazioni e autonomia elevate, massima sicurezza per gli utenti e gli operatori.
Ecco il ritratto in breve del nuovo Menarinibus elettrico, che i vertici di Industria Italiana Autobus hanno presentato oggi nello stabilimento di Flumeri nel corso di un evento al quale sono intervenuti il Ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio, oltre a parlamentari e autorità locali.
Sostenibilità assoluta, dunque, frutto certamente del mezzo in sé ma anche di una piattaforma di assistenza integrata (MooVE) che fornisce un supporto totale ai clienti nella gestione dei mezzi.
Con la realizzazione di Citymood 12e, Industria Italiana Autobus si conferma leader italiano del settore con una capacità di raccogliere sfide sul mercato internazionale. Contestualmente IIA rilanciato un marchio (Menarinibus), che da oltre 100 anni fa muovere le nostre città.
E’ stato proprio grazie all’intervento statale, nel 2019, se lo stabilimento di Flumeri è stato completamente ristrutturato, riportando in azienda 200 dipendenti che erano stati collocati in cassa integrazione, assumendone altri, ricostituendo il reparto ingegneria, riallocando in Italia tutta la produzione, mentre veniva avviato un piano di completa revisione della gamma prodotto nell’ottica della transizione ecologica.
Lo ha sottolineato, nel suo intervento introduttivo, l’ing. Antonio Liguori: “Come sostengo da quando ho avuto l’onore di vedermi nominare Chairman & Ceo di questa azienda, Industria Italiana Autobus rappresenta un esempio concreto di rinascita. Due anni fa, infatti, sia questo sito, sia quello di Bologna, erano strutture industriali in abbandono, sostanzialmente chiuse, con operai e tecnici in cassa integrazione. Grazie all’intervento dei Soci e al supporto di Stato e Governi, che qui voglio pubblicamente ringraziare anche a nome di tutti i dipendenti, oggi raccontiamo una storia affatto diversa. A soli 24 mesi dalla rinascita, presentiamo un prodotto che colma un gap industriale, il nuovo Citymood 12, ridando nuova vita e nuova linfa a un polo automotive strategico per il Paese”.
Illustrando le caratteristiche e la filosofia del mezzo, l’ing. Giovanni De Filippis, ad di IIA, ha evidenziato che che “è con sincero entusiasmo che oggi presentiamo il nostro Citymood 12e, il nuovo autobus elettrico italiano. Interamente progettato e costruito in Italia, questo mezzo, come gli altri che abbiamo avuto modo di presentare, ribadisce la missione di Industria Italiana Autobus. Con il Citymood 12e, nasce il primo di una famiglia di prodotti che inciderà sul futuro delle città”.
“Oggi assistiamo ad una vera e propria rivoluzione tecnologica sostenibile – ha affermato il sottosegretario Sibilia – ed amica dell’ambiente. Oggi ad Avellino abbiamo potuto conoscere nuove soluzioni tecnologiche che modificheranno in meglio l’approccio alla mobilità urbana e la rivoluzioneranno in favore delle generazioni future. Grazie al ‘Piano nazionale mobilità sostenibile’ del Conte I e il recente Via libera del ‘Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza’ del Governo Draghi, gli Enti Locali avranno uno stanziamento di 1,55 miliardi di euro per l’acquisto di bus ecologici nel 2022. Risorse importanti per la mobilità sostenibile e la transizione ecologica del nostro Paese. Non più tardi del 2015, nello stabilimento che oggi ha presentato il bus elettrico “CityMood 12E”, si ipotizzavano industrie che facessero imbottigliamento d’acqua e conserve di pomodoro. Mi sono impegnato in prima persona perché fosse preservata la vocazione del territorio: avevo come obiettivo proprio bus elettrici ed alta tecnologia per i prossimi 30 anni. Dobbiamo continuare su questa strada”.
“In questo territorio – ha dichiarato Maraia – l’impegno del MoVimento 5 Stelle e delle istituzioni ha trasformato una crisi industriale in un’opportunità di sperimentare concretamente la transizione ecologica, mettendo a disposizione un impianto produttivo in grado da una parte di preservare e, se possibile, incrementare i livelli occupazionali e dall’altra di consentire al nostro Paese di competere con la concorrenza straniera in materia di produzione di veicoli a zero emissioni per il trasporto pubblico su gomma. Le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza finanzieranno l’acquisto di ben 3.360 autobus elettrici o a idrogeno: avere in Italia un’azienda in grado di cogliere questa opportunità è una conquista di cui tutti dobbiamo essere orgogliosi. Dopo 3 anni di duro lavoro, i due stabilimenti dell’azienda, uno in provincia di Avellino e l’altro in provincia di Bologna, sono pienamente in grado di affrontare la sfida, che però è legata anche alle scelte che faranno le Regioni e i Comuni, destinatari dei fondi per dotare le loro flotte di bus ecologici. L’altro importante contributo verrà sicuramente dall’incontro con i mercati esteri: un obiettivo ampiamente a portata di mano, anche grazie al grande lavoro che il ministro Maio ha messo in campo in questi anni per il rilancio dell’export e della qualità made in Italy nel mondo”.
“Sono stato qui qualche anno fa e non c’era niente – ha detto, infine, Di Maio rivolgendosi agli operai – se non voi che ci credevate e avete dimostrato che avevate ragione. Voglio congratularmi con voi e con il presidente Liguori. Avete vinto la sfida grazie al lavoro svolto in uno stabilimento che 10 anni fa era sul punto di chiudere… Da modelli come questo nascono tante opportunità. Grazie soprattutto alla tecnologia espressa da uomini e donne di questo territorio. E adesso IIA è pronta a fornire a tutti i comuni d’Italia e al mercato globale un mezzo all’avanguardia che nulla ha da invidiare ai prodotti dei migliori competitor”.