L’emergenza coronavirus con le regole di distanziamento e le precauzioni per limitare il diffondersi del contagio sta comportando un ripensamento globale della scuola fra turni di ingresso, rimodulazione degli spazi nelle aule e lezioni a distanza. Ma la didattica on line si scontra però con il divario digitale che caratterizza l’Italia dove – sottolinea Uecoop – ¼ delle famiglie addirittura non dispone di un accesso a Internet a banda larga secondo gli ultimi dati Istat. Una situazione che colpisce di più le regioni del sud, dalla Sicilia alla Calabria, dalla Basilicata al Molise fino alla Puglia dove – continua Uecoop – in media 1 casa su 3 non dispone di un collegamento on line in grado di supportare grandi flussi di dati.
Una situazione che – evidenzia Uecoop – mette in difficoltà sia le scuole che una parte importante dei 7 milioni (il 37% al sud) di ragazze e ragazzi fra i 6 e i 18 anni in Italia. Il diritto all’istruzione oltre a essere costituzionalmente riconosciuto è anche il presupposto per la costruzione del futuro delle nuove generazioni e del Paese, soprattutto – conclude Uecoop – in un momento delicato come quello attuale dove le conseguenze dell’emergenza coronavirus hanno già provocato una drammatica caduta del pil.