Nuove opportunità per le imprese provenienti dal “Fondo di Garanzia“, il micro-credito e i finanziamenti per superare l’emergenza Covid-19 sono stati forniti dal Ministero dell’Economia e dall’ABI sul funzionamento dei prestiti alle imprese previsti dai decreti Cura Italia Liquidità. Opportunità da ribadire che provengono dalla operatività del Fondo di Garanzia per le PMI, estendendone l’utilizzo anche alle imprese fino a 499 dipendenti, con garanzie gratuite fino al 100%.
Risultano ora ammissibili tutti i beneficiari finali che presentano inadempienze probabili e posizioni classificate come scadute o sconfinanti, anche se il decreto impone dei limiti temporali: questa classificazione non dev’essere precedente al 31 gennaio 2020. Sono ammissibili anche le imprese che sono ammesse alle procedure di concordato in continuità aziendale o che hanno stipulato accordi di ristrutturazione, anche in questo caso c’è un vincolo temporale perchè tale condizione si deve essere manifestata dopo il 31/12/2019. Prevista un’ulteriore possibilità di innalzamento delle percentuali di copertura quando sarà avviata l’operatività sulla sezione 3.2 del Temporary Framework, il quadro temporaneo di flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l’economia. Inoltre, vengono rese ammissibili alla garanzia del Fondo le operazioni di rinegoziazione/consolidamento su stessa banca (o banche appartenenti allo stesso gruppo bancario) di operazioni che non erano già garantite dal Fondo, a condizione che vi sia un 10% di credito aggiuntivo rispetto al debito residuo dell’operazione che si sta rinegoziando/consolidando.
Il 10% di credito aggiuntivo sarà necessario anche per le altre operazioni di rinegoziazioni/consolidamento ai soli fini della concessione della garanzia ai sensi della Temporary Framework. In fase caricamento della richiesta continua ad essere necessaria la trasmissione dei dati economico-finanziari dell’impresa, anche attraverso l’acquisizione automatica dalle banche dati pubbliche; questi dati vengono utilizzati solo per determinare la misura di accantonamento a titolo di coefficiente di rischio sulla singola operazione finanziaria, mentre il rilascio della garanzia è indipendente da questi dati. Anche sul micro-credito sono state evidenziate nuove opportunità. Per gli operatori di microcredito, in possesso dei requisiti di micro – piccola – media impresa, la garanzia del Fondo è concessa a titolo gratuito, nella misura dell’80% dell’ammontare del finanziamento ensenza valutazione del merito creditizio relativamente alle imprese start-up. Ricordiamo che è stato innalzato l’importo massimo delle operazioni di microcredito a 40mila euro. Opportunità da incrementare e analizzare con attenzione per la ripresa delle nostre imprese. A tal proposito è intervenuto Sergio Passariello, fondatore del Think Tank Imprese del Sud, che ha dichiarato: “Lo strumento del microcredito rappresenta una preziosa opportunità che le Pmi devono sfruttare per far fronte a crisi di liquidità qualora non abbiano difficoltà di accesso al credito bancario tradizionale. Sia ben chiaro che per un sostegno adeguato in un periodo così delicato noi abbiamo sempre sostenuto la necessità di misure ancora più coraggiose, come la parziale cancellazione dei versamenti fiscali o la sospensione di sanzioni civili e penali nei confronti di chi non ha potuto effettuare i propri versamenti nel recente periodo di crisi. Continueremo a sostenere la necessità di interventi più ambiziosi, ma intanto le imprese devono seguire con attenzione le misure già messe in campo, che possono essere determinanti per la loro stessa sopravvivenza o come punto di ripartenza“.
Possono presentare domanda di microcredito anche le persone fisiche non titolari di partita iva, con progetto di startup. La creazione dell’impresa sarà obbligatoria solo al momento della sottoscrizione del contratto di microcredito.