“Dove va l’economia sannita ?”. Un quesito che, bene o male interessa tutti: dal semplice cittadino all’imprenditore fino ai diversi esperti di categoria. Una risposta la dà Confindustria Benevento che attraverso il Centro Studi oggi ha presentato la nota di aggiornamento sull’economia locale. Dodici indicatori diversi tra loro ma che confluiscono in un dato unico: il Pil della provincia di Benevento è fermo ai dati del 2015, in controtendenza al dato complessivo regionale che, a partire dal 2013, è in costante crescita. L’incidenza percentuale sul valore aggiunto dei settori merceologici mostra una tendenza in crescita della manifattura e del commercio, a fronte di un trend negativo di tutti gli altri settori, compresa la Pubblica Amministrazione. Il Sannio perde ogni anno 2000 abitanti, in pratica quanto un paese come San Lorenzello, per una densità abitativa pari a 133 abitanti per kmq. E in questo scenario appaiono fondamentali le opere infrasttrurali: il raddoppio della Telesina e l’Alta Capacità, due realtà che potrebbero avvicinare il Sannio ai luoghi di interesse principale.
Nell’altalena dei dati riguardanti l’economia sannita c’è spazio anche a numeri confortanti: il primo riguarda l’export in crescita: nel 2018 si registra un +22% rispetto al 2017 con il manufatturiero che conta il 90% del totale delle esportazioni. Bene anche l’aspetto elgato all’innovazione: cresce il numero di marchi registrati e le start up. In aumento anche il turismo. Insomma ci sono segnali di speranza, ma – secondo Confindustria – occorre un’unità di intenti, a partire da una maggior coinvolgimento della politica. E in quest’ottica le imminenti visite del ministro Bellanova e del presidente Mattarella cadono a pennello.
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