Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’onorevole Generoso Maraia (M5S), in merito all’informativa del ministro Patuanelli sull’IIA e le successive dichiarate preoccupazioni da parte di operai e sindacati.
Leggo con sorpresa delle polemiche scoppiate a seguito dell’informativa dal Ministro Patuanelli alla Camera relativa alla situazione di Industria Italiana Autobus. Spero che le polemiche siano sorte a causa di una semplice incomprensione e non a causa del solito fastidio manifestato da chi finge di non conoscere la storia dell’ex Irisbus.
A causa di questa incomprensione si riesce nell’impresa di far passare una notizia buona per una negativa. Proviamo un attimo a ricostruire la situazione, premettendo il fatto che l’informativa stessa rappresenta una buona notizia, dimostrando il grande interesse che il Governo sta ponendo sul rilancio di questa industria strategica per il nostro Paese.
Durante l’informativa, il Ministro ha riassunto quanto il Governo ha fatto finora, sottolineando che quello di Industria Italiana Autobus rappresenta un caso di gestione di crisi aziendale sicuramente positivo. Patuanelli ha sottolineato quella che, a chi conosce la situazione, potrebbe sembrare un’ovvietà: il Governo ha ereditato un’azienda morta, con stabilimenti chiusi e fatiscenti, ed è riuscito, grazie ad un piano industriale serio, a far ripartire la produzione in entrambi gli stabilimenti. Due stabilimenti messi in sicurezza e nei quali si stanno avviando due linee di produzione, una classica e una elettrica o ibrida, che permetteranno a tutti i lavoratori di rientrare al lavoro entro il 31 dicembre 2019.
Come confermatomi dallo stesso Ministro Patuanelli durante un colloquio avuto a margine dell’informativa, per il momento non ci sarà lo stralcio di Industria Italiana Autobus dall’elenco delle aziende in crisi. Il rilancio di IIA resterà sul tavolo di crisi del MISE finché non verrà realizzato tutto quanto previsto dal contratto di sviluppo, e soprattutto fin quando non saranno realizzati tutti gli impianti previsti nei due stabilimenti.
C’è quindi poco da fare allarmismo, si sta procedendo spediti verso la realizzazione del programma e verso l’uscita dalla crisi. Dopo anni di annunci basati sul nulla, grazie all’impegno del Governo e della deputazione irpina del Movimento 5 Stelle, si sta portando avanti un grande progetto di politica industriale che diventa pienamente sostenibile grazie ai fondi stanziati dal Governo Conte per la mobilità sostenibile e grazie a quanto previsto dalla Legge di Bilancio, e cioè che, a partire dal 1 gennaio 2020, almeno il 50% dei nuovi veicoli acquistati dalle pubbliche amministrazioni debbano essere alimentati ad energia elettrica o ibrida.
Un caso di crisi aziendale, dunque, gestito bene e che sta dando i frutti sperati. Una fabbrica morta che sta rinascendo grazie alla serietà del piano industriale elaborato dal Governo e nonostante le sterili polemiche che vengono periodicamente sollevate.