A Pratola Serra, invece, si continua a lavorare, ma non mancano le ombre sul futuro dello stabilimento irpino. Non a caso si continua a fare ricorso alla cassa integrazione per tutti i lavoratori. Ma l’ex Fma potrebbe soffrire anche per il lento ma progressivo spostamento del mercato auto verso i motori elettrici, a danno soprattutto del diesel, core business dello stabilimento locale.
La Rsa della Fiom Giuseppe Morsa chiede più attenzione anche alla politica e alle istituzioni. “E’ paradossale che in una provincia dove ci sono pochissime realtà industriali di rilievo, non si discuta del futuro di uno stabilimento che occupa quasi 2mila unità. Credo e spero che la campagna elettorale ormai alle porte sia occasione di confronto serio e costruttivo, e non di inutili passerelle”.
Morsa invita a guardare con attenzione anche all’indotto Fca. “Purtroppo in questi anni non sono emerse realtà di rilievo, anche per la vocazione dell’azienda a guardare, quasi esclusivamente, a fornitori esterni. L’indotto è stata un’occasione persa, come Cgil faremo la nostra parte perché si possa invertire il trend e creare nuove occasioni di sviluppo intorno Fca”.