Al progetto dell’Area Vasta hanno già aderito 45 comuni irpini. La filiera vitivinicola, fatta eccezione per Taurasi e l’area del rosso per eccellenza, è ben rappresentata. Acone spera in un ulteriore allargamento della partecipazione. “Il territorio deve essere rappresentato al meglio. I nostri vini sono una straordinaria ricchezza per la provincia irpina e la Campania più in generale. Occorre fare sistema e lavorare in sinergia per alimentare il movimento turistico di settore”.
Le strade del vino, progetto immaginato dalla Provincia di Avellino negli anni ’90, è una sfida da rilanciare al più presto. “Le cantine della nostra provincia devono organizzarsi al meglio per ospitare turisti e visitatori. Non basta produrre un buon vino, bisogna dotarsi delle strutture e dei servizi necessari per un’accoglienza di qualità”, aggiunge Acone.
L’ambasciatore di “Città del Vino” si rivolge anche al Consorzio di Tutela che, dopo il riconoscimento ministeriale, è chiamato a tutelare e garantire un elevato livello qualitativo delle produzioni locali. “Può svolgere una funzione fondamentale sul territorio, di controllo ma soprattutto di promozione, tutela e stimolo dei nostri produttori. Per il salto di qualità serve la collaborazione di tutti. La disponibilità manifestata di recente dalla Camera di Commercio (qui l’intervista del presidente Oreste La Stella) è sicuramente un ottimo punto di partenza”.