Tagli in vista per il sistema creditizio: è allarme anche in Irpinia. Gli ultimi dati della Fabi, la Federazione Autonoma Bancari Italiani, annunciano oltre 2800 chiusure di sportelli entro il 2019, un numero che potrebbe crescere ulteriormente con la presentazione dei nuovi piani industriali. Un trend che si consolida, visto che dal 2009 al 2016 sono stati tagliati sul territorio 3.972 sportelli, di cui 1.697 nell’ultimo triennio. A risentirne sono soprattutto i piccoli centri e la clientela meno digitalizzata, a partire dagli anziani.
La chiusura degli sportelli, secondo il segretario provinciale Franco Di Dio, significa anche meno concorrenza e meno assistenza finanziaria a famiglie e imprese. Se è vero, infatti, che l’81% dei clienti utilizza ormai i canali digitali delle banche soprattutto per le operazioni e i pagamenti di tutti i giorni, la maggior parte di loro va ancora in filiale per le scelte finanziarie più complesse (consulenza, assistenza, richiesta di mutui, affidamenti su conto corrente).
Trema anche il sistema del credito cooperativo che in Irpinia ha radici profonde e antiche. Fino ad oggi il sistema Italia ha evitato tagli e licenziamento, ma il rischio è tutt’altro che scongiurato.