L’occasione per un primo bilancio del 2017, in attesa della conferenza stampa del prossimo 18 dicembre, è fornita da “Emerging Insolvency”, giornata formativa organizzata dal Centro Studi “Alta Irpinia” svoltasi presso la sede di via Palatucci e dedicata alla legge delega per la riforma fallimentare. “Se si interviene durante i primi momenti di difficoltà e non quando non si può tornare più indietro, si possono salvare molte fabbriche dal baratro del fallimento”.
La collaborazione tra imprenditori e ordini professionali è indispensabile per superare quegli impedimenti burocratici che portano le aziende alla chiusura. Bruno si rivolge alle giovani generazioni per un maggiore interscambio tra chi crea occupazione, il mondo dell’Università e la ricerca. “La parte sana dell’Irpinia che produce vuole rapidità e non più perdite di tempo”.
Preferisce guadare il bicchiere mezzo pieno anche Raffaele Capasso, presidente del Centro Studi. “Sono le attività manifatturiere le uniche che possono consentire la vera crescita occupazionale, e garantire un reddito per la nostra forza lavoro, e consentire ai nostri giovani di restare. Con la riforma della legge fallimentare cambia radicalmente la gestione dell’indebitamento, delle procedure di insolvenza delle aziende ed entrano in vigore nuove norme che rispecchiano maggiormente il moderno ciclo di vita delle imprese”.