Centocinquanta posti in tre anni. La Nestlè punta sul Sannio e sul suo stabilimento di Ponte Valentino per lanciare la Bella Napoli, la pizza surgelata capace di non far rimpiangere il gusto della vera pizza, almeno nelle intenzioni dell’azienda elvetica. E tuttavia, al di la della facciata folkloristica il vero interrogativo è se l’investimento di Nestlè debba intendersi come una occasione per il territorio oppure una classica bufala, che in tema di pizza è di certo positivo ma in termini di ricaduta occupazionale molto meno. Dalla primavera del 2018 i pirmi 50 posti che inn tre anni dovranno essere 150. Viene da chiedersi quali saranno i criteri di assunzione, se saranno privilegiati i precari da stabilizzare e in che misura e quindi quanto effettivamente sarà quantificabile il numero dei neo assunti. Tutte domande cui dovranno essere fornite risposte adeguate. Tra le tante voci a sostegno della bontà dell’impegno imprendotroriale anche qualcuna che solleva perplessità. E’ quella di Luigi Ruscello che entra nei particolari e spiega i motivi per cui è lecito nutrire cautela.