AVELLINO – I Feudi di San Gregorio approdano nell’area Doc toscana con un’acquisizione di 15 ettari, frutto di investimento di circa dieci milioni di euro per vigna, cantina e villa venduti dalla Tenuta Guicciardini Strozzi. L’operazione immobiliare risale a febbraio ma i dettagli della nascita del brand «Campo alle Comete» e la prima vendemmia sono stati illustrati dal presidente del gruppo Feudi Antonio Capaldo. Con 60mila bottiglie prodotte, su un potenziale di 150mila, la cantina di Bolgheri ha un nuovo nome, Campo alle Comete, che è «un toponimo che evoca poesia, sogno». “Siamo stati accolti benissimo nel Consorzio dei vini Bolgheri Doc e siamo felici di lavorare confrontandoci con produttori e con vitigni internazionali” ha detto il giovane imprenditore campano, un under 40 alle prese anche con gli impegni della prima paternità.
“Un confronto – ha sottolineato Capaldo – che ogni giorno è emozionante, ma anche noi, con la nostra filosofia produttiva, vorremmo ora dare un piccolo contributo per lo sviluppo di un’area che in pochi anni ha saputo scalare la classifica di notorietà mondiale. Noi vorremmo portare anche un vento diverso”. La geografia di Feudi si è ampliata in Puglia con la tenuta biodinamica Cefalicchio e quella di Manduria a Sava (Taranto). Poi partnership con l’acquisizione del 49% della cantina friuliana Sirch, nei Colli Orientali, due nuovi vini sull’Etna, e la distribuzione dello champagne della Maison Boizel. Fondata nel 1986, Feudi di San Gregorio conta oggi un totale di 600 ettari, la metà in Irpinia, dei quali destinati a vino sono un totale di 400 ettari.