Bonito – Il “calzolaio dei sogni” rivive nella sua Bonito, nella sua Irpinia. Cinque artisti a confronto con l’arte di Salvatore Ferragamo. Cinque artisti firmano “Impronte”, titolo di un’inedita mostra, aperta al pubblico dal 28 luglio al 31 agosto, allestita presso il Convento Francescano di Sant’Antonio, nel cuore di Bonito. Per la prima volta le creazioni del maestro vengono esposte nel luogo d’origine, dove la passione per le scarpe nutrita da Salvatore, ancora bambino, dette vita ai suoi primi modelli. In esposizione cinque calzature realizzate dal celebre artigiano-artista tra gli anni Trenta e Quaranta, tra le più rappresentative della sua produzione del periodo e della storia della moda e del design italiano, che dialogano in maniera coerente con cinque interventi di arte pubblica realizzati sugli edifici del centro cittadino dai cinque artisti coinvolti nella manifestazione, ovvero: Tellas, Gola Hundun, MiluCorrech, Giulio Vesprini e Millo. Al pari di questi giovani artisti, Salvatore Ferragamo era guidato da precisi canoni estetici e dotato di un’inesauribile curiosità nei confronti dei materiali più inconsueti, che trasformava con straordinaria abilità in manufatti di impareggiabile bellezza e concezione rivoluzionaria. Ognuno degli artisti ha catturato alcune caratteristiche peculiari del lavoro di Salvatore Ferragamo. Gola Hundun ha scelto l’insolito modello con punta a corno di rinoceronte del 1938 per la sua costante indagine del mondo animale. Millo si è lasciato ispirare dal celebre modello di sandalo creato per Judy Garland che con i suoi colori accesi crea un contrasto dinamico con il meticoloso bianco e nero e tratto grafico dell’artista. MiluCorrech ha guardato ad un sandalo a zeppa dipinta a mano con piccoli mazzi di fiori in linea con il suo lavoro sugli elementi floreali e sull’immagine femminile. Uno stivaletto in tela dipinta a motivo di foglie ha permesso a Tellas d’ indagare nuovamente il suo sodalizio con la natura. Mentre Giulio Vesprini, che ha fatto delle geometrie e del dosaggio sapiente dei colori la sua firma stilistica, ha preso spunto dal sandalo Diva, realizzato nel 1941 con fasce di camoscio policromo. La mostra nasce dalla volontà del Collettivo Boca e del Comune di Bonito di rendere omaggio all’artigiano-artista bonitese, trovando da subito l’appoggio del Museo Salvatore Ferragamo, istituzione nata nel 1995 per volontà della famiglia Ferragamo a Firenze, nella storica sede di Palazzo Spini Feroni allo scopo di conservare, tramandare e valorizzare la figura e il lavoro del fondatore attraverso progetti culturali trasversali e sempre innovativi. L’opening della mostra il 27 luglio nel Convento Sant’ Antonio in presenza di Massimo Ferragamo, Chairman della Ferragamo Usa Inc. Il collettivo Boca è un gruppo di persone accomunate dall’amore per l’arte e dalla proattiva attenzione al territorio.