I problemi della scuola e quelli dei precari. Sulla questione torna con una nota la Flc Cgil che parla di precari che non ricevono lo stipendio da settembre e di mancata detrazione fiscale per chi ha ottenuto gli arretrati. “Abbiamo avuto la segnalazione di alcuni casi di docenti non pagati, ma a questi vanno aggiunti altri, sempre precari, che hanno ricevuto solo una parte di stipendio”, dice Vincenzo Delli Veneri, segretario della FLC CGIL di Benevento. “È un problema che riguarda la vita di insegnanti della provincia di Benevento come di quelli sparsi per tutta Italia e nonostante la gravità della situazione e le promesse fatte dai ministeri dell’Istruzione e dell’Economia, ancora non se ne viene a capo. Agli inizi dell’anno, per la verità, il Ministero dell’Istruzione, ammettendo l’incredibile disagio provocato, aveva annunciato che il tutto sarebbe stato sanato, che questi insegnanti avrebbero ricevuto ciò che spettava loro: lo stipendio, insomma, l’elemento principale di qualunque rapporto di lavoro. Ad un mese di distanza il problema non sembra risolto, scrive Delli Veneri, le emissioni effettuate il 12 e il 15 gennaio ai fini della liquidazione di 224mila contratti ancora da pagare non hanno risanato per tutti l’ingiustizia. E sembra che per diversi docenti in servizio, non è previsto alcun pagamento nemmeno il 26 febbraio. Poi la beffa finale: il Tesoro ha valutato gli stipendi come arretrati e non viene quindi considerata la detrazione da lavoratore dipendente. In tal caso i supplenti sono stati esclusi dalle detrazioni fiscali dovute per gli eventuali carichi di famiglia, come per il bonus degli 80 euro mensili. I precari con retribuzione fino a 8.000 euro di reddito annuo sarebbero stati totalmente esenti dalla tassazione Irpef.