ROMA – Mare, lago o montagna? Quale sia la scelta, è bene sapere come comportarsi, soprattutto quando si viaggia in compagnia dei bambini. La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) fornisce consigli ai genitori che si apprestano a vivere il periodo delle ferie. “Se si trascorrono le vacanze al mare – spiega Leo Venturelli, pediatra di Famiglia di Bergamo, referente per l’Educazione sanitaria e la comunicazione della Sipps – i bambini devono sempre mettere una idonea protezione solare tipo 50 (schermo totale) almeno per i fototipi chiari e per le esposizioni in ambiente marino. Questo vale sia in riva al mare sia in alta montagna”.
Ovviamente “bisogna fare attenzione alle ore calde: al mare, dalle 13.00 alle 16.00-17.00, si deve evitare l’esposizione diretta, soprattutto per i più piccini, anche per possibili colpi di calore e insolazioni. Ricordarsi di far bere spesso il bimbo per via della traspirazione, che con il caldo secco potrebbe non essere percepita. Va ricordato – precisa Piercarlo Salari, pediatra a Milano e responsabile del Gruppo di lavoro per il sostegno alla genitorialità Sipps – che la pelle dei più piccoli è più delicata e pertanto, dopo il bagno in mare, è consigliabile un risciacquo sotto acqua corrente”.
Allo stesso modo, prosegue, “non si devono dimenticare maglietta, cappellino e occhiali con lenti Uv certificate, da utilizzare anche sotto l’ombrellone o durante le passeggiate: i raggi solari, infatti, vengono riflessi dalla sabbia, dall’acqua e perfino dai prati ed è bene non trascurare questo dettaglio”.
Cosa fare in caso di scottature? “Bisogna considerarle come ustioni di primo grado – prosegue Venturelli – e utilizzare creme anti arrossamento e lenitive. In alcuni casi è utile anche la crema al cortisone, sempre sotto parere medico. Allo stesso tempo ci si deve rivolgere al medico se la pelle scottata tende a gonfiarsi e riempirsi di liquido: in tal caso, si parla di flittene, è consigliabile mettere un fazzoletto bagnato freddo sulla lesione e poi rivolgersi all’esperto. In caso di insolazioni porre subito il bambino in un luogo fresco e ventilato, farlo bere e fare spugnature di acqua fredda. Se il bambino, invece, viene punto da un insetto, è utile contrastare soprattutto il prurito, per evitare che, grattandosi, si procuri microlesioni ad alto rischio di sovrainfezione”.
Per evitare le congestioni “non si devono fare bagni in acqua fredda e senza che si tocchi il fondo dopo pasti abbondanti; non è invece controindicato giocare in acqua calda o sul bagnasciuga dopo aver mangiato”. Giuseppe Di Mauro, presidente Sipps, ricorda “il rispetto delle norme igieniche: il lavaggio delle mani è un’azione fondamentale per ridurre la trasmissione di agenti infettivi, soprattutto quando si utilizzano servizi igienici, si scambiano giochi o ci si reca a tavola”.
Quanto ai pasti, un calo dell’appetito “è fisiologico. I pasti dovrebbero essere leggeri, digeribili e soprattutto ricchi di alimenti vegetali, che apportano acqua, vitamine e preziosi sali minerali”. In caso di ferite ed escoriazioni, dice Venturelli, “bisogna lavare prima la ferita con acqua fresca e con sapone, poi medicarla con disinfettanti come acqua ossigenata o con composti a base di eosina, evitando che la ferita venga a contatto con terriccio o altri inquinanti. Se è estesa, bisogna proteggerla con garza e benda. Se, infine, capita una storta, detta più propriamente distorsione, bisogna applicare ghiaccio sulle parte articolare compromessa ed evitare di camminarci per non peggiorare l’edema e l’infiammazione”.