Successo ed entusiasmo a Palazzo Paolo V per il “Coro Vox Pacem”, diretto dalla soprano Tetyana Shyshnyak, che si è esibito nell’auditorium Santa Caterina, grazie all’ospitalità di Mario De Tommasi, presidente della cooperativa sociale Ideas.
Il coro, composto dalle ospiti del centro di prima accoglienza di Apice, ha saputo ridare senso a queste festività natalizie, in fatto di integrazione, accoglienza e rispetto verso il prossimo.
Eseguite le melodie della musica sacra del canto beneventano, ma anche canti evocativi cristiani della Nigeria e del Camerun, senza tralasciare i brani internazionali natalizi.
“Gli ultimi due concerti – ha detto la direttrice Shyshnyak – hanno gratificato me e le ragazze del coro. Ho cercato di inculcare in loro lo spirito del canto beneventano e la musica come liberazione da ogni vincolo e da ogni catena. I giorni passati con queste ragazze ad insegnare loro la musica di canto beneventano ed imparare da loro la sonorità della loro terra, – ha continuato – sono stati davvero meravigliosi. La musica ci ha fatto comprendere che non esiste paese straniero se non ci sentiamo prima bene con noi stessi e con coloro i quali sono intorno a noi. Anche io vengo da una terra dilaniata dalla guerra, sono di una città grande in Ucraina, Donetsk, ma questo non mi impedisce di sentirmi a casa qui a Benevento quando sento l’affetto delle persone che mi stanno attorno, quando avverto il calore della musica del canto beneventano. Quindi – ha proseguito – non posso fare altro che esprimere gratitudine a tutti quelli che hanno reso possibile questa iniziativa che non ha precedenti in Italia: Giuseppe Tecce, Presidente della cooperativa sociale il Faro ed il Professore Matthew Peattie, il massimo studioso del canto beneventano dell’Università di Cincinnati (USA). Aggiungo un altro piccolo particolare che è di fondamentale importanza, almeno per me. Quando sono arrivata a Benevento ed ho iniziato a conoscere il canto beneventano, grazie al Maestro Don Lupo Ciaglia e grazie al Professore Thomas Forest Kelly, il legame con la città si è rafforzato, facendomi sentire partecipe della sua storia, della sua spiritualità. Continuo ancora oggi a studiarne ogni minimo aspetto, ogni minima sfumatura e continuro a farlo perchè Benevento è diventata la mia città. Mi auguro – ha concluso – che questa storia possa continuare, possa percorrere tantissima strada in tutte direzioni possibili, toccando i cuori di coloro quali l’hanno ascoltata ed i cuori dei governanti. Non è il colore della pelle che rende la musica migliore, ma soltanto il cuore: Vox Pacem, il cuore che rende la pace possibile”.
Prossimo impegno presso l’Ave Gratia Plena di Guardia Sanframondi il 7 Gennaio 2018 alle 17.30.