Si chiama “Silicio Nero – la trappola virtuale”, il film proiettato nel complesso monumentale di Santa Chiara a Solofra, scritto e diretto da Giuseppe Falagario noto regista pugliese. Un evento reso possibile grazie al patrocinio della Provincia di Avellino e al contributo di “L’Officina Srl” di Giovanni D’Onofrio. Prima della proiezione del film, si è discusso del tema “Rete virtuale o trappola reale?. La pellicola è stata girata principalmente nella città di Solofra e in altri paesi dell’ Irpinia. Un progetto nato soprattutto per valorizzare il territorio e la cultura. Una storia, quindi, che nasce sullo sfondo della terra irpina. Un ricatto a sfondo sessuale, la cui protagonista è una dipendente di un’ azienda di prodotti chimici conciari e di un’ organizzazione dedita allo spionaggio telematico, specializzata in furto di opere sacre, rivendute attraverso visualizzazioni esclusive in siti web e social network. Da qui è nata l’idea di progettare nuovi episodi filmici ed ampliare la sceneggiatura, per dar vita ad un vero e proprio Action thriller, pieno di colpi di scena.
Cyber bullismo, ricatti tecnologici, incontri occasionali, adescamenti, furti telematici, alienazione informatica e violazione della privacy. Al centro di ogni storia il vero protagonista è il desiderio. Fatti realmente accaduti, nati nella grande rete ed intrecciati con il vivere quotidiano. Un approfondimento denuncia che fa emergere le trappole del mondo virtuale. Entusiasta il regista del film Falagario
La pellicola è stato girata oltre che nella cittadina conciaria anche a Roma, Avellino ed il Parco del Partenio. Una cartolina pubblicitaria per il territorio dell’Irpinia e per la promozione dei beni storico – culturali. La stessa Collegiata di San Michele Arcangelo di Solofra ha fatto da sfondo a diverse scene del film come spiega Giovanni D’Onofrio, titolare de L’Officina srl- Chimica in Movimento che ha supportato la realizzazione del film.