I dodici libri della tappa beneventana del Premio Strega giunto alla sua settantesima edizione. Ne rimarranno cinque quelli che concorreranno alla vittoria finale in una cornice diversa da quella del Ninfeo di Villa Giulia, casa madre del Premio Strega dalla sua fondazione nel 1947. Quest’anno sarà l’Auditorium Parco della Musica ad ospitare la fase finale del premio. Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti spiega le ragioni di questa scelta.
La verve di Dario Vergassola e la sua arguzia. La data beneventana del Premio Strega vede il comico spezzino da due anni in veste di Anfitrione irriverente. Il pomeriggio del Massimo lo ha apprezzato come uno dei protagonisti, oltre, ovviamente, agli autori che a turno sono sfilati sul palcoscenico per rispondere alle domande di Stefano Petrocchi. Acuto, mai volgare, Vergassola ha intrattenuto il pubblico numeroso accorso nell’unico grande teatro aperto in città, ma questa è altra storia. Premio Strega che si relaziona con la piaga della scarsa propensione alla lettura in un Paese sempre più dimentico del proprio portato culturale.
Lettura in deficit ma anche scrittura che non gode di straordinaria salute. E se la situazione è grave ma non è seria, tanto per citare Flaiano, ecco che da Benevento parte l’idea di un laboratorio di scrittura creativa come racconta Raffaele Del Vecchio
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