L’arte per l’arte, si potrebbe dire e Luca Aquino, con il suo progetto “Petra” ne è incarnazione assoluta. Il grande musicista beneventano, che il prossimo 7 aprile all’Olympia Hall di Parigi suonerà con Sting nella reunion “Manu Katché and friends, parte proprio dal Sannio per la prima assoluta dell’iniziativa realizzata per conto di #uniteforheritage, la campagna internazionale che mira a sottolineare l’importanza del patrimonio culturale quale strumento per la promozione del dialogo nei paesi arabi, contro i crimini di tipo terroristico. Con il patrocinio dell’Unesco, il progetto “Petra” sbarca finalmente in Italia. Utilizzando il riverbero acustico naturale quale parte integrante della composizione musicale, Aquino nello scorso mese di novembre ha registrato un concerto unico al mondo nel sito archeologico di Petra, in Giordania. Le tracce del disco, che uscirà nelle prossime settimane, saranno scaricabili dal sito lucaaquino.com con possibilità di effettuare donazioni per il mantenimento del sito di Petra, direttamente sui conti correnti e Paypal del Petra Development & Tourism Region Authority e della Jordanian National Orchestra Association, le associazioni no-profit che supportano il progetto-sogno di Luca, insieme ad altri partner istituzionali di livello planetario quali l’Unesco Amman Office e la Talal Abu-Ghazaleh Organization. Luca e i partner che lo sostengono stanno addirittura pensando di realizzare l’edizione 2016 del festival “Riverberi” (giunto alla sua quarta stagione) in Giordania. Intanto sabato 27 febbraio alle 18,30 presso la Chiesa del SS Rosario in piazza San Giuseppe a Pastene di Sant’Angelo a Cupolo l’unica data italiana del progetto “Petra”. Per l’occasione, saranno in Italia anche la Jordanian National Orchestra Ensemble, gli ambasciatori del sito Petra e di Amman e, molto probabilmente, una rappresentante della famiglia reale giordana.