“Obiettivo T” 2024-2025 è al suo terzo appuntamento in programma, previsto il prossimo 6 dicembre alle ore 20.30. In scena una nuova interessante pièce, che racconterà di “Spiriticchio, i fiori di Aldo Moro”, una produzione “Piccola Città Teatro”.
Sul palco del Mulino Pacifico sarà la volta di Ettore Nigro e di Mario Autore che oltre ad aver curato la regia, eseguirà anche le musiche dal vivo: Raccontare il vuoto, l’attesa di un popolo attraverso un Fioraio che quel giorno non c’è -Stato-e invece avrebbe dovuto esserci a occupare quell’unico spazio, in via Fani, dove l’automobile di Moro è stata incastrata dai suoi rapitori. Gli occhi del Fioraio – Antonio Spiriticchio – sono occhi ingenui che non riescono a capire esattamente cosa stia accadendo, e quali “segreti” possano celarsi dietro questo accaduto.
Intercettiamo Antonio, uno/due giorni dopo il rapimento di moro, lo vediamo eseguire il suo lavoro trai i fiori che porta ogni giorno in quel posto, gli spettatori, come passanti o come anime mute, ascoltano il punto di vista di un uomo “semplice”, che a modo suo, come gran parte degli italiani, aveva un legame affettivo con il Presidente Aldo Moro, “Lo conosceva” perché lui, il presidente, comprava i fiori per la moglie e la figlia. Per riempire il vuoto lasciato, ricolmarlo della presenza dello stato -Spiriticchio- ascolterà la radio, leggerà articoli di giornali, ma soprattutto racconterà l’accaduto attraverso il linguaggio e il simbolismo dei fiori, ci farà vedere e sentire il profumo che hanno dentro le persone in basa alla tipologia di fiori acquistati, egli riempie di fiori lo spazio, fiori che come una premonizione erano sempre stati li e resteranno ancora per molto come monito su una delle vicende più controverse dello stato Italiano. “Forse sono I morti che donano fiori ai vivi?
Uno spettacolo di Chianelli e Conforti, scene di Giancarlo Minniti, aiuto regia Giovanni Sbarra.
I ticket si potranno acquistare sul sito solot.it o presso i rivenditori autorizzati.