Con ″il bello d’ogn’arte″, alcuni anni fa Eccellenze Sannite riproponeva sul Web l’esperienza vissuta da un gruppo di artisti sanniti nella Benevento di fine anni ′80, in una delle stradine più suggestive di corso Garibaldi: Vico Noce. All’epoca, gli artisti ″emergenti″ non avevano gallerie né auditorium né luoghi adatti per mettere in mostra i loro lavori, ma sentivano il forte bisogno di portare la loro arte… tra la gente: abbattere la distanza tra cittadini e artista, favorire il dialogo sull’arte, capirne il significato, educare ad apprezzarla.
Con lo stesso immutato spirito… artistico, in sinergia col Comune di Benevento, eccellenzesannite.it riporterà Vico Noce, nei giorni del Festival Città Spettacolo, alla sua funzione di ‘galleria d’arte a cielo aperto’ nel centro storico cittadino, creando un percorso immaginifico attraverso due importanti spazi d’arte: l’Hortus Conclusus del maestro Mimmo Paladino e il Giardino del Mago di palazzo Casiello, frutto della creatività e della manualità dell’architetto Riccardo Dalisi.
“Il valore simbolico e la vocazione identitaria dei luoghi di una Città, quale Patrimonio generativo da abitare e da animare –spiega Antonella Tartaglia Polcini, assessore alla Cultura- incontrano nell’iniziativa “il bello d’ogn’Arte di eccellenze sannite” un importante e significativo momento di promozione e valorizzazione di Vico Noce, quale piccolo grande itinerario simbolico, che congiunge i luoghi del patrimonio UNESCO di Santa Sofia con la grandiosa ed unica Opera d’Arte dell’Hortus Conclusus di Mimmo Paladino, per condurre i visitatori in un viaggio sensoriale ed emozionale di grande suggestione!”.
Tra gli artisti in mostra, i due ideatori dell’Arte a Vico Noce, Alfredo Verdile e Mario Rauso, con una ′personale′ e qualche… novità. Ad affiancarli in questo ritorno nel suggestivo vicoletto, saranno lo scultore in marmo rosso di Vitulano Mariano Goglia e le bellissime fotografie, dedicate al tema dell’acqua, di Maurizio Iazeolla. Si potranno, inoltre, ammirare le opere di Rosanna Avenia e Vincenzo Marsico ed alcune delle opere in vita del mai dimenticato Leonardo Pappone.
A rendere emozionale e colorata la passeggiata -in quella che nel 1988 fu definita, da Tullia Bartolini su Messaggio d’Oggi, la via Margutta della città- la nuova ‘produzione seriale’ di Leonildo Bocchino “The Wall”: 17 dipinti che riproducono il messaggio distintivo dei Pink Floyd con il loro rock progressivo, ovvero giù ogni muro. “Immagini volutamente dirompenti, per sottolineare l’importanza del ruolo di ogni artista del territorio nella costruzione dello spirito comunitario: senza ipocrisie, falsi miti, pregiudizi, intolleranze, discordia. L’artista guarda sempre oltre. Ed invita gli altri a farlo”-sottolinea Giuseppe Chiusolo, ideatore dell’iniziativa.
La mostra sarà inaugurata la sera del 27 agosto e sarà visitabile fino al 2 settembre. Non mancheranno estemporanee ed altre novità legate al mondo dell’arte, nelle sue differenti espressioni. Per la chiusura dell’evento è previsto un pubblico confronto tra autorevoli personalità, nello spazio adiacente l’Hortus, che sarà preceduto da un inedito e surreale dialogo, scritto ed interpretato da Francesca Castaldo, in cui “L’Arte interroga l’Intelligenza Artificiale”.