Tutto pronto per l'”Irpinia Pride”, la manifestazione a difesa dei diritti LGBT+ e contro l’omobilesbotransfobia, che sabato 10 giugno colorerà le principali strade di Avellino. Organizzato dall’associazione “Apple Pie: l’amore merita LGBT+”, in collaborazione con il Comune di Avellino, l’evento è stato presentato ufficialmente questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città. Presenti, al tavolo dei relatori, Antonio De Padova e Christian Coduto – rispettivamente il presidente e il vicepresidente di “Apple Pie” – e l’Amministrazione comunale, nelle persone del vicesindaco, Laura Nargi, e dell’assessore alle Pari opportunità, Marianna Mazza.
Percorso e ospiti dell’Irpinia Pride
Il grande corteo dell’Irpinia Pride partirà da piazza Libertà, alle ore 17:00, percorrendo poi tutto corso Vittorio Emanuele, fino ad arrivare a viale Italia; qui, all’altezza della Caserma Berardi, ci sarà un’inversione di marcia per far ritorno in piazza. Come da tradizione, la festa e il divertimento saranno garantiti, ma un grande spazio sarà dedicato anche a momenti di dialogo e di riflessione. Ci saranno infatti sei tappe, durante le quali prenderanno la parola i pregevoli ospiti di questa edizione.
Nello specifico, le madrine BigMama e Ares Kent (nome d’arte di Sara Esposito) e i padrini Cosimo Alberti e Paolo Rondelli saranno ognuno protagonista di una singola tappa; a queste seguirà un’intervento di coppia con un fucus sulla condizione femminile, che verrà tenuto da Rosanna Sirignano – donna italiana che ha abbracciato la fede islamica – e da Daniela Lourdes Falanga – attivista di Arcigay che porterà il punto di vista della comunità trans; infine, un momento dedicato al tema della famiglia e della genitorialità, grazie alla presenza di Carmela Smaldone di “AGEDO Napoli” (Associazione di genitori, parenti ed amici di persone LGBT) e a quella di Vincenzo Romano, che porrà particolare attenzione all’urgente questione delle trascrizioni in Italia dei figli nati all’estero da coppie omogenitoriali.
Un patto con i Comuni
Proprio il vacuum normativo che sta mettendo a rischio la vita delle famiglie omogenitoriali italiane, che già esistono o che si stanno formando, ha spinto “Apple Pie” a rispondere con un’azione concreta. L’associazione LGBT+, infatti, ha formulato un patto che verrà reso pubblico durante il Pride, la cui firma sarà proposta ai quindici Comuni irpini che hanno concesso il proprio patrocinio morale alla manifestazione arcobaleno. Queste amministrazioni, siglandolo, si impegneranno a mantenere attive le trascrizioni anche qualora arrivi loro un divieto da parte del Ministero dell’Interno.