Sebbene il protocollo oggi sia cambiato, immutata è rimasta la vocazione alla penitenza non solo di colui che partecipa alla passione di Cristo flagellando il proprio corpo ma anche in ogni Laurentino che, cantando e pregando, accompagna la Vergine Addolorata all’incontro col figlio morto. I flagellanti, uomini e donne Laurentini ma provenienti anche da paesi vicini, indossano un camice bianco che richiama la purificazione, il volto è coperto da un cappuccio forato agli occhi che li rende irriconoscibili e la testa è circondata da una corona di lunghe spine che richiama quella di Cristo, ai fianchi portano un lungo cordone intrecciato che ricorda le funi con cui Cristo fu legato e flagellato; si percuotono con la disciplina, oggetto penitenziale dotato di piastrelle taglienti di ferro. Scalzi e con lento incedere percorrono le strade del paese che echeggia di canti e tintinnii di discipline. La penitenza del Venerdì Santo è il culmine del cammino penitenziale che per il cristiano inizia il mercoledì delle ceneri e continua per tutta la Quaresima. La flagellazione è sentita come un gesto libero che il penitente sente di fare nel proprio intimo per unirsi e sentirsi più vicino a Cristo partecipando alle sue sofferenze.
Questo il programma per il Venerdì Santo 2023 a San Lorenzo Maggiore: Il 7 Aprile alle Ore 18:00 Azione Liturgica e adorazione della Croce in parrocchia celebrata dal vescovo S.E. Mons. Giuseppe Mazzafaro. Ore 19:30 dalla Chiesa del SS. Nome di Dio Processione del Cristo Morto e della Madonna Addolorata con il corteo penitenziale dei Battenti.