Big non è solo il grande nome nell’ambito dello spettacolo, ma anche colui che riesce a essere un buon esempio nella vita di tutti i giorni, comprendendo, per esempio, l’alto valore della scuola, la didattica e la responsabilità umana di quando si sale in cattedra. Sempre accesi i riflettori del Premio Fabula, il Festival della scrittura dei ragazzi, realizzato con il patrocinio di Rai Campania e il Comune di Bellizzi, in programma fino a venerdì 2 settembre, sui campioni della vita e gli esempi sani: martedì 30 agosto alle 17.30 gli affabulatori (i più piccoli, dagli 8 ai 15 anni) e i creativi (dai 15 anni in su) incontrano Carlo Mazzone, tra i migliori dieci prof del mondo in Arena Troisi (Via Nino Bixio).
Mazzone, beneventano, è il primo docente italiano a essere stato nominato nella rosa dei dieci finalisti del Global Teacher Prize, giornalisticamente noto come il “Nobel dei docenti”. Accadeva nel 2020 essendo stato selezionato tra più di 12mila nomine e candidature provenienti da oltre 140 Paesi. Oggi è ufficialmente Global Teacher Prize Ambassador. Docente di informatica, ha elaborato delle metodologie didattiche innovative, che stimolano i suoi studenti a progettare start-up imprenditoriali. Ma è lo stesso prof di Informatica all’ITI “Giambattista Bosco Lucarelli” di Benevento che si batte contro la dispersione scolastica in una zona afflitta da un forte tasso d’emigrazione.
Cresciuto in una famiglia di insegnanti, dopo la laurea in informatica, ha iniziato a lavorare come consulente IT nelle aziende. Un’esperienza che ha inciso anche sul suo approccio all’insegnamento. Dal 2004 lavora nella scuola e da allora cerca di ispirare i ragazzi. Li sprona, non solo a studiare, ma a essere curiosi, appassionarsi, trasformare le proprie idee in qualcosa di più grande. Il premio, istituito dalla “Varkey Foundation” in collaborazione con l’UNESCO, rappresenta il riconoscimento più ingente nel suo ambito. La sua innovazione è stata la creazione di materiali didattici basati sull’esperienza e sul learning-by-doing.
Il suo merito è stato quello di ideare la metodologia didattica “VivariumWare”, che divide gli alunni in gruppi di due o massimo tre persone, ciascuna con il proprio ruolo, e li sfida a gestire una mini-impresa simulata volta alla realizzazione di un progetto, fornendo indicazioni di massima sulle tecnologie da usare ma lasciando piena libertà nelle scelte di realizzazione del progetto stesso.
Inoltre, il suo lavoro su “C e C++ – Le chiavi della programmazione”, è diventato un vero e proprio best-seller in tutta Italia e viene utilizzato anche in corsi scolastici e universitari.
Più tardi, i ragazzi del Premio incontreranno anche Gianluca Impastato e Gaetano Pecoraro. Con la comicità del primo, noto al grande pubblico per la sua partecipazione a Colorado, i ragazzi si riapproprieranno di un momento di allegria e leggerezza, in serata, piccoli e grandi potranno scoprire con lo spettacolo come nascono i personaggi più celebri di Impastato: il sommelier strampalato Chicco D’Oliva, l’uomo dei misteri Mariello Parapappo. E poi arriverà anche Gaetano Pecoraro, tv reporter delle Iene, autore del suo primo libro, “Il male non è qui” (Sperlig & Kupfer), in cui ha raccolto il racconto di un famoso magistrato impegnato nel vano tentativo di catturare il ricercato al vertice di Cosa nostra Matteo Messina Denaro.
L’iniziativa culturale, nata nel 2010 da un’idea di Andrea Volpe, comunicatore ed autore radiofonico e televisivo, allo scopo di stimolare la creatività dei ragazzi attraverso la scrittura, raggiunge la sua dodicesima edizione.