Martedì 14 settembre 2021, alle ore 17, presso l’ Auditorium “Gianni Vergineo” del Museo del Sannio in Piazza Giacomo Matteotti di Benevento sarà presentato il saggio: “1861-2021. 160 anni di autonomia per il futuro del Sannio”. Lo comunica Antonio Di Maria, Presidente della Provincia Benevento.
Il libro, Supplemento al n. 1/2021 della Rivista dell’Ente “La Provincia Sannita”, Anno XLI, di recente uscita, nasce in occasione del 160° anniversario dell’Unità d’Italia, proclamata il 17 marzo 1861 e della successiva conclusione del dibattito parlamentare per l’ istituzione della Provincia di Benevento, voluta nell’ottobre del 1860 da Giuseppe Garibaldi a conclusione della Impresa dei Mille e quale riconoscimento ai patrioti beneventani che avevano liberato il capoluogo sannita da circa 800 anni di dominazione pontificia.
Il Programma della presentazione del saggio presso il Museo del Sannio prevede: i saluti del Presidente della Provincia Antonio Di Maria; la Relazione di Marcello Rotili, Direttore scientifico del Museo del Sannio; gli interventi di Felice Casucci, Assessore regionale della Campania al Turismo, e di Clemente Mastella, Sindaco di Benevento. I lavori saranno moderati da Antonio De Lucia.
Il libro ripercorre le vicende che portarono all’istituzione della Provincia di Benevento. Un processo storico, avviato dalle avanguardie garibaldine nel settembre 1860, quando fu allontanato dalla città l’ultimo Delegato pontificio, e completato nella primavera del 1861, dopo una lunga battaglia in Parlamento, visto che la nuova entità del Regno d’Italia nasceva “spogliando” di territori le province confinanti (Caserta, Avellino, Foggia, Campobasso).
Tale processo aveva provocato una forte e stizzita reazione dei deputati delle altre realtà locali, contro le quali vennero schierate argomentazioni che facevano risalire la dignità storico-politica della nuova Istituzione al Ducato e Principato Longobardo di Benevento e al Sannio antico.
Decisiva fu la mediazione dell’allora ministro dell’Interno, Marco Minghetti.
“1861-2021”, corredato di foto e documenti dell’epoca, propone tra l’altro un pamphlet del 1861 di Giuseppe Manciotti, e, quasi a chiudere un cerchio della narrazione del Risorgimento contro il potere temporale del Papa (all’epoca Pio IX), riporta la preziosa testimonianza di un giovane soldato di leva, un sannita di Reino, Domenico Zerrillo, sulla breccia di Porta Pia del settembre 1870.
La rievocazione di quell’assalto del Regio Esercito alle mura romane, dieci anni e diciassette giorni dopo la caduta della enclave pontificia di Benevento, è stata rielaborata da un suo discendente, il Generale dei Carabinieri Antonio Zerrillo.