Si svolgerà giovedì 6 febbraio, la prima sessione formativa del corso Mafie di ieri e di oggi – in analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione e valorizzazione di una cultura della legalità – organizzato dall’Università degli Studi del Sannio.
L’intero percorso formativo prevede 6 moduli didattici di 4 ore ciascuno e si concluderà il 16 aprile 2020. L’obiettivo è analizzare, con un approccio multidisciplinare, storico, giuridico, economico, sociologico, l’evoluzione del fenomeno mafioso.
L’incontro di studi del 6 febbraio, previsto per le ore 15 presso la Sala Letture di Palazzo De Simone – sotto l’ampio titolo “Le misure di prevenzione patrimoniale come strumento di contrasto alla criminalità organizzata ed economica” – vedrà la partecipazione di illustri relatori ed esperti del settore.
Dopo i saluti del rettore Gerardo Canfora e dei presidenti degli Ordini professionali degli Avvocati e dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Benevento, introdurranno i lavori il procuratore aggiunto di Benevento, Giovanni Conzo e la coordinatrice del Dottorato “Persona, Mercato, Istituzioni” Unisannio, Antonella Tartaglia Polcini. La sessione, moderata da Marcella Vulcano, presidente Advisora e cultrice della materia, vedrà confrontarsi il procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, il gen. B. e comandante Scico della Guardia di Finanza, Alessandro Barbera, il procuratore della DDA di Napoli, Alessandro D’Alessio, il magistrato della Sezione Misure di prevenzione presso il Tribunale di Napoli, Alessandra Consiglio, il magistrato di Corte d’Appello di Napoli, Corinna Forte ed il professore di diritto penale Unisannio, Flavio Argiro’.
Nel corso dell’incontro saranno affrontati i temi delle politiche di contrasto alla criminalità organizzata ed economica; i modelli di organizzazione criminale ed i metodi investigativi; il coordinamento delle attività di indagine ed il ruolo degli organi proponenti; le misure ablatorie del sequestro e della confisca disciplinate dal codice antimafia e le differenze con il sequestro penale; i ruoli ed i rapporti tra giudice delegato e amministratore giudiziario; i confini dell’azione di prevenzione personale e patrimoniale alla luce del richiamo di Strasburgo, della giurisprudenza della Corte di Cassazione, sino alle più recenti sentenze della Corte Costituzionale.
L’attività formativa si rivolge a studenti, laureati in discipline magistrali, dottorandi e dottori di ricerca, ad operatori del terzo settore, amministratori locali, operatori di pubblica sicurezza, insegnanti e formatori che vogliano acquisire maggiori conoscenze e competenze su misure di prevenzione, gestione, amministrazione e riuso di beni confiscati.
La partecipazione al corso è gratuita e consentirà l’attribuzione di crediti formativi per gli studenti e per i professionisti iscritti ai rispettivi ordini professionali.