“Raccontando Eduardo” parte da uno studio approfondito sul teatro e sulla vita del grande drammaturgo partenopeo, Eduardo De Filippo e nel contempo con questo spettacolo in un atto si vuole rendere omaggio alla sua vasta opera. In scena ci sarà un’alternanza equilibrata di prosa, di poesia e di alcuni frammenti di vita dell’autore, attore e regista napoletano.
La scelta di cercare di unire l’uomo di teatro con la persona non è stata casuale ma dettata dall’esigenza di far conoscere prima di tutto un Eduardo lontano dalla sua immagine di drammaturgo “serioso”, che si può ammirare nei suoi capolavori quali “Filumena Marturano”, “Napoli Milionaria” e in tanti altri ancora e, in secondo luogo, svelare l’aspetto umano di un grande del teatro non solo napoletano ma mondiale.
Lo spettatore intraprenderà un vero e proprio viaggio nel quale riderà di gusto e nello stesso tempo proverà delle emozioni che gli daranno anche piccoli spunti di riflessione perché Eduardo, come tutti i grandi, attraverso le sue opere, resta e resterà sempre attuale.
“Con Raccontando Eduardo – scrive Anto Vitale nelle note di regia – ho voluto mettere in evidenza attraverso una recitazione assolutamente naturalistica vari aspetti della vita umana ed artistica del grande uomo di teatro che è stato Eduardo De Filippo.
Ho voluto indagare su elementi, episodi che hanno caratterizzato in modo particolare la vita del drammaturgo partenopeo, dando risalto maggiormente al suo lato umano, cercando di sfatare la nomea di “burbero”, di “orso” che Eduardo si è portato addosso per tutta la sua vita.
Ecco perché ho voluto scindere l’aspetto umano da quello artistico.
Nel lavoro Eduardo sicuramente era severo ma nella vita privata era capace di atti di generosità che addirittura spiazzavano chi li riceveva.
Ho privilegiato, inoltre, una messa in scena essenziale per dare maggiore risalto alla potenza drammaturgica della parola “eduardiana” accompagnata da musiche suggestive realizzate dal vivo e che scandiscono i momenti dello spettacolo.
Ho voluto omaggiare Eduardo De Filippo, al di là del mio personale amore per il suo teatro, perché, come tutti i grandi, è sempre attuale ed è un bene che anche le nuove generazioni lo conoscano”.