L’11 agosto si rinnova l’ormai tradizionale appuntamento “Calici di Stelle” nell’incantevole scenario dell’antico Borgo medioevale di Petruro Irpino dove sarà possibile scoprire la genuinità e l’ospitalità di questa antica terra con “un Calice e una Stella” per tutti i cultori del buon vino. Quest’anno a dare il via alla manifestazione nazionale di Città del Vino e del Movimento del Turismo, organizzata dal Comune di Petruro Irpino, sarà la prima edizione di “Memoria in Borgo”: verranno “battezzati” i primi tre murales che raccontano la storia, la cultura, e le tradizioni di uno dei più piccoli comuni d’Italia. Con inizio alle ore 19:30, presso la Sala Consiliare di via Ettore Capozzi, una piccola cerimonia di ringraziamento in onore delle tre artiste (che hanno donato le opere) sancirà l’inizio di un racconto. «La delicatezza artistica con cui sono state eseguite le opere – afferma il Sindaco Giuseppe Lombardi – sono sintomo di una estrema sensibilità e professionalità. Gli spazi pubblici recuperati e le opere artistiche eseguite riqualificano il centro abitato andando a completare la bellezza del nostro piccolo Borgo. Mi complimento con gli organizzatori e con gli artisti per aver avuto rispetto del contesto architettonico e paesaggistico dei luoghi – conclude il primo cittadino Lombardi -, anzi andando, delicatamente a “tracciare storie”, che per contenuto sono di alto valore morale e culturale».
Tra i temi espressi nei murales non poteva mancare il vino, l’oro giallo di Petruro, il pregiatissimo Greco di Tufo. «One, two, drink! È un invito fatto da una misteriosa presenza femminile nascosta tra le architetture di uno degli angoli più suggestivi di Petruro». Spiega l’artista Federica Federici, nonché scenografa che, descrivendo la sua opera realizzata su 13 metri quadri di superfice dipinta, continua: «Invoglia ad assaporare una delle eccellenze del nostro territorio: un buon calice di Greco. La sua rappresentazione è un omaggio alla cinetica che è al centro della mia ricerca attuale. Le tonalità utilizzate sono volutamente pacate e giustapposte per fondersi con il paesaggio e non disturbare l’osservatore».
Altro messaggio, altra tecnica è quella usata dall’artista Matilde Zarrella «L’elaborato di via Chiao è un frammento di storia comune a tanti altri paesi del Sud: l’emigrazione sia autoctona che di individui di altri continenti, che oggi è più forte e terribile che mai. Centinaia di persone – ha spiegato Zarrella – hanno lasciato nel tempo Petruro per cercare fortuna altrove; oggi altri popoli la cercano a Petruro. C’è un evidente filo comune tra queste storie a cui è stato aggiunto un elemento che non dovrà mai finire: “la speranza”»
L’opera di Mara Cantamesse, sembra essere il filo conduttore dell’altra: una storia di emigrazione raccontata da chi è stato costretto a lasciare la propria terra. «Il murales da me realizzato – spiega l’artista Mara Cantamesse – vuole essere un omaggio al paese di Petruro Irpino: terra di origine dei nonni materni. Nel 1969 mia madre, con i suoi fratelli, si sono trasferiti al nord, in provincia di Varese, precisamente in Valganna, dove attualmente viviamo. Caso vuole che, nella ricorrenza dei cinquant’anni dalla loro partenza, io figlia indiretta di questa terra, mi ritrovo a realizzare un mio vecchio desiderio: donare una mia opera che celebri questa terra con i colori, il calore, i sapori, i prodotti e la grande devozione all’icona di Maria Santissima di Montevergine».
Invece, alle ore 21, sarà il Greco di Tufo a farla da protagonista assoluto nel centro storico con le cantine più prestigiose del territorio (Macchialupa, Feudo De Planca, Montesole, Consorzio Sale della Terra, Fattorie De Lillo, Cantine Rucciero, Santiuorio, Cantine di Tufo) che saranno accompagnate nella degustazione con un’offerta gastronomica tipica locale. Via San Bartolomeo, con il belvedere Toppola (piazzetta Annecchini) si riapproprierà del naturale scenario paesaggistico, mozzafiato, tra i più belli della Valle del Sabato. Il luogo, che fa da spartiacque tra l’Irpinia e il Sannio, è uno scenario unico che si potrà godere nella sua pienezza a 510 metri di altitudine, tra i monti del Partenio e la Bella Dormiente. Il posto fa da vedetta al fiume Sabato, alle Miniere di zolfo di Altavilla Irpina e di Tufo e al sito delle Streghe, il leggendario Noce di Benevento dove veniva consumato l’antico rito del Sabba, che da recenti ricerche sembra essere stato localizzato proprio nell’attuale territorio di Petruro Irpino. Una serata all’insegna della tradizione, storia, cultura; un unicum da scoprire sotto il cielo stellato, con la musica popolare dei “Bufù casa calenda” e un armonioso angolo dedicato a chi ama musica più “soft” con musica da piano bar. Il percorso, arricchito con esposizioni di artigianato locale e di arte, sarà animato da artisti di strada.